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La Ciau del Tornavento; creatività enologica
Una stella MICHELIN, 65.000 bottiglie di vino in una cantina “leggendaria” e panorami dai vigneti di nebbiolo alle Alpi. Meraviglie de La Ciau di Tornavento di Treiso; ristorante all’interno di una tipica costruzione in stile littorio risalente al 1931 nel cuore delle Langhe Patrimonio Unesco.

Casa Iozzìa di Vitorchiano
Il ristorante Casa Iozzìa – piatto de la Guida MICHELIN a sottolineare una cucina di qualità – è un angolo di Sicilia nel cuore di Vitorchiano, antico borgo ai piedi dei Monti Cimini poco distante da Villa Lante ed il Parco dei Mostri di Bo Marzo.

Green T; il racconto della maestra Yan
Green T della maestra Yan è un raffinato viaggio nella gastronomia cinese ed un elegante Casa del Tè in cui sorseggiare la bevanda che Han Suyin definì “regolatrice di tutte le forze vitali”.

Il Rosmarino di Garlenda; eleganza e profumi liguri
Il ristorante Rosmarino dell’hotel La Meridiana di Garlenda – Relais&Chateaux di charme tra Montecarlo e Portofino – è l’indirizzo ideale per scoprire sapori, natura, tradizioni e borghi della Liguria.

Posta; viaggio nell’enoteca più alta d’Italia
L’enoteca Posta di Montespluga all’interno dell’omonimo albergo è un imperdibile indirizzo gioiello della guida MICHELIN tra le montagne che circondano il Passo dello Spluga al confine tra Italia e Svizzera.

Osteria Arbustico; stella Michelin dall’altra Campania
L’Osteria Arbustico – luminosa stella Michelin nel minuscolo comune di Valva – è un imperdibile racconto culinario dall’altra Campania firmato dallo chef Christian Torsiello.
Le Valli del Bettelmatt
Il Bettelmatt è un pregiato formaggio a pasta semi cotta prodotto a duemila metri d’altezza nei sette alpeggi estivi dell’Ossola superiore. Zona di panorami alpini, laghi, aria pulita, vette innevate e gustosi indirizzi della guida MICHELIN come il Walser Schtuba.

Rifugio Fuciade! Tavola, ospitalità, vette e silenzio
Il Rifugio Fuciade (piatto nella guida MICHELIN 2017) sorge tra vette dolomitiche e alpeggi a 1982 metri di quota ed è uno dei pochi indirizzi gourmet della Guida Michelin del Passo San Pellegrino; punto d’incontro tra Val Di Fassa e Val Biois.

Geranium: tre stelle Michelin di Copenhagen
Se a livello gastronomico la città di Copenhagen fa parlare di sé in tutto il mondo, buona parte del merito è del ristorante Geranium; primo ed unico tre stelle MICHELIN nella storia della Danimarca grazie alle straordinarie capacità di chef Rasmus Kofoed. Orgoglio nazionale per quantità e qualità dei premi ricevuti ed autore di un leggero, lucido e dinamico menu degustazione.

Cena sulla spiaggia a Le Vele di Misano Adriatico
Cena sul litorale; con i “piedi quasi nella sabbia, il mare a portata di mano” e la garanzia di qualità del piatto MICHELIN. Tutti ottimi motivi per scoprire le rilassanti atmosfere e le specialità ittiche del ristorante Le Vele di Misano Adriatico: locale elegante e luminoso con sfumature di bianco ed ampie vetrate da cui ammirare tramonti rosa e orizzonti blu.

Eboli, il Papavero: cibo tra anima e cuore
Il Papavero – ristorante una stella MICHELIN di Eboli – è un luogo dalla grande umanità, dove le ricette raccontano storie di famiglia e territorio diventando un veicolo per calorosi messaggi di ospitalità. Alla sincera ed entusiasta accoglienza inoltre, l’intima risorsa di corso Garibaldi aggiunge una cucina in cui tradizione e contemporaneità “si sposano in maniera semplice e ben riuscita”.
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Venezia: Ristorante Ai Mercanti
Piatto de la guida MICHELIN “celato in una piccole corte del centro di Venezia” nei pressi della splendida Scala Contarini del Bovolo, il ristorante Ai Mercanti è un interessante realtà a conduzione famigliare dall’aspetto “signorile, elegante, ma non privo di calore” contraddistinto da un buon rapporto qualità/prezzo che lascerà il cliente pienamente soddisfatto.

Verbania: “Piccolo lago, grande cucina”
Il ristorante due stelle MICHELIN Piccolo Lago è un delizioso indirizzo sospeso nel tempo” la cui costruzione a palafitta, vi darà la sensazione di fluttuare sul tranquillo specchio d’acqua di Mergozzo che si “offre ai tavoli del locale come una romantica cartolina.

Ristorante FRE: quando la tavola racconta il territorio
A meno di quattro chilometri da uno dei borghi più suggestivi d’Italia, Monforte d’Alba, in un tutt’uno con belle camere dagli arredi moderni, centro benessere dotato di sauna e piscina, un campo golf a nove buche, il nome del ristorante allude al fabbro (in dialetto, “fre”) che lavorava qui prima che l’edificio aderisse al nuovo concept.

“Tutto passa attraverso e ci cambia”: Eraclito? No, Alberto Gipponi - ristorante Dina, Gussago
Se all’esterno, il ristorante si palesa nella sua austerità di rustico edificio di fine ‘800, già qualcosa nell’aria fa presagire che non sarà un’esperienza gastronomica di ordinaria quotidianità.
L'Osti: carbonara ad alta quota!
Ai piedi del Sassongher, una delle cime più suggestive delle Dolomiti che con la sua imponente mole domina i paesi di Corvara e Colfosco, in Alta Badia, l’Ostì – l’oste in lingua ladina – vi dà il benvenuto in una sala contemporanea e minimalista, dove i legni che rivestono le pareti vi ricorderanno le splendide alpi, mentre al centro troneggia un espositore di vini ad illustrare la rimarchevole ricerca di produttori naturali e biodinamici di Enrico Vespani: giovane cuoco con precedenti nel tristellato St. Hubertus e – tuttora – responsabile ai fornelli del Rifugio Col Alt (raggiungibile con comodità dal paese con l'ovovia, pochi minuti di salita per accedere ad una vista mozzafiato; la sera invece è necessario accordarsi per il trasporto con il gatto delle nevi).

Assaggia nella Città Eterna!
Se si pensa a via Margutta, il pensiero corre inesorabilmente al rione Campo Marzio, zona nota come il quartiere degli stranieri, luogo di gallerie d'arte e di locali alla moda, che anticamente ospitava botteghe artigiane e stalle. Negli anni Cinquanta, dopo il film “Vacanze romane”, la piccola strada diventa luogo esclusivo, residenza di personaggi famosi, tra cui il regista Federico Fellini, le attrici Giulietta Masina ed Anna Magnani, il pittore Giorgio de Chirico.

Amerigo: trattoria stellata di Savigno
Trattoria storica tra le migliori d’Italia, dispensa di eccellenze del territorio e locanda di design, la Trattoria da Amerigo – una stella MICHELIN a Savigno con graziose camere a cento metri dal locale – è un imperdibile indirizzo in cui gustare ottimo confort food emiliano-appenninico coccolati da un’ospitalità d’autore tra atmosfere retrò, curatissime in ogni dettaglio e sale affrescate dal prezioso murale Il Bosco delle Meraviglie.