Ristoranti 1 minuto 06 agosto 2019

Eboli, il Papavero: cibo tra anima e cuore

Il Papavero – ristorante una stella MICHELIN di Eboli – è un luogo dalla grande umanità, dove le ricette raccontano storie di famiglia e territorio diventando un veicolo per calorosi messaggi di ospitalità. Alla sincera ed entusiasta accoglienza inoltre, l’intima risorsa di corso Garibaldi aggiunge una cucina in cui tradizione e contemporaneità “si sposano in maniera semplice e ben riuscita”.

“Quando lascerete la città - scrivono infatti gli ispettori MICHELIN - sarete umanamente arricchiti da un’esperienza che ha avuto il sapore del cibo ma anche il profumo della vita; colto da chi ha fatto sbocciare uno straordinario fiore là dove, tra mille difficoltà, non ci si aspettava di trovarlo”. Note cariche di emozioni che si riferiscono alla compiutezza ed il piacere di piatti come pasta mista con polpo, spuma di patate, pomodoro, salsa di prezzemolo, olive e olio piccante oppure manzo affumicato, salsa bbq, chips e cipollotto nocerino caramellato (entrambi citati dalla guida rossa 2019), ma anche alle dolci atmosfere create dal trasporto affettivo di personale, cuochi e proprietario.


Sensazioni leggere e positive a compendio di un memorabile pasto in cui l’eccellente rapporto qualità-prezzo è un altro, importante valore aggiunto all’interno di percorsi capaci di rasserenare anima, cuore e pensieri. Parafrasando il titolo del celebre romanzo di Levi (comunque ambientato in Basilicata ndr), se il viaggiatore goloso decide di fermarsi ad Eboli - ed il comune in provincia di Salerno è una luminosa stella delle rotte gourmand regionali - il merito è soprattutto del Papavero. Ristorante di spessore e pensiero all’interno di un palazzo del centro con appena trenta coperti distribuiti in quattro colorate salette e nel piacevole dehors. Spazi moderni e creativi come la cucina del giovane chef Fabio Pesticcio; abile nel creare un originale “mood” gastronomico traendo ispirazione da ingredienti e ricette dalla Piana del Sele al Golfo di Salerno.

Magnifiche zone dalle infinite sfumature culinarie, culturali e paesaggistiche con pianure accarezzate da scintillanti riflessi blu ed un arcaico entroterra con ritrovamenti risalenti all’eneolitico dominato dal parco nazionale dei Monti Picentini dell’Appennino campano.

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