L’esperienza Geranium è totalmente sui generis ed articolata sulla fantasiosa selezione di tanti piccoli assaggi “dipinti nel piatto” a base di pesce, carne locale, radici e le fermentazioni insite nella cucina scandinava. La selezione di pregiati ingredienti include anche l’Italia con il tartufo nero umbro, ma il filo conduttore dell’offerta integralmente biologica sono piatti sostenibili e dall’elevato impatto estetico. Spesso concepiti per evocare natura, sottobosco, colori, vegetazione e paesaggi nordici. Filosofia acquisita da Kofoed nei suoi creativi trascorsi accademici con metodo Stainer (fondatore della tecnica bio dinamica in agricoltura) e quindi estesi nella sua personale ed altamente specializzata idea di cucina. Area di expertise ad ampio respiro e visione, dove l’utilizzo di materie prime fresche, stagionali e locali è parte di una missione sia ambientalista (inteso come prendersi cura della terra attraverso il cibo) che concettuale con l’osservazione e comprensione dell’osmosi tra forze formative ed esistenza fisica degli organismi.
Contrapposizioni raccontate da maestria tecnica e senso artistico espresse da abbinamenti quali cannolicchi, minerali e panna acida; pietre di rapa rossa, capesante norvegesi e consommé di rafano; nasello marmorizzato, caviale e buttermilk; scampi grigliati, erbe aromatiche, formaggio affumicato, ostriche essiccate. Deliziosi e colti microcosmi di gusto, pensiero e bellezza serviti nel contemporaneo open-space situato all’ottavo piano del Faelledparken (palazzina dello stadio cittadino) tra legni chiari, cucina a vista, l’essenziale calore dello scandi-design ed ampie vetrate sul grande complesso dei parchi da cui osservare – tra abbinamenti tre stelle MICHELIN – il viaggio delle stagioni sui tetti di Copenhagen con i mulini nel mare di Oeresund alla distanza.