In viaggio 6 minuti 06 giugno 2024

Costiera Amalfitana: dalla nascita di un mito alle prestigiose insegne MICHELIN

Spicchio di terra baciato dalla natura e patria di eccezionali prodotti gastronomici, la Costiera Amalfitana si prepara ad una nuova stagione dei record tra novità stellate e leggendari alberghi che hanno plasmato la storia moderna della destinazione campana.

All'origine del mito

Densa di stelle MICHELIN, patria di meravigliosi alberghi a strapiombo sul Tirreno e zona d’ineguagliabile bellezza naturale, la Costiera Amalfitana è un mito che si rinnova sin dal Dopoguerra quando dopo la liberazione d’Italia da parte degli Alleati, molti ufficiali americani s’innamorano dei colori, delle persone e dello stile di vita campano. Con il conflitto verso l’epilogo, alcuni soldati di base a Salerno decidono d’insediarsi in questo lucente spicchio di terra baciato dal sole, dai venti, dalla brezza marina e costellato di straordinari prodotti alimentari. Ad oltre settant’anni di distanza, l’area geografica che si estende da Punta Campanella a Vietri sul Mare continua ad incantare viaggiatori provenienti da tutto il mondo tanto che la stagione 2023, ha infranto record in termini di presenze e giro d’affari.

La Costa Amalfitana nel dopoguerra

Le Prima di addentrarci nella grande ospitalità MICHELIN, è importante sottolineare come l’avvento del turismo in Costiera, sia inscindibile dal ruolo delle famiglie Attanasio e Cinque; storici titolari di una delle prime locande di Positano e quindi del leggendario Hotel San Pietro. Il loro servizio di pernotto e ristoro sedurrà prima gli ufficiali e poi i sempre più numerosi visitatori statunitensi, contribuendo in modo decisivo all’affermarsi della destinazione oltreoceano. La decade successiva vede la Costiera al centro della Dolce Vita grazie alla sofisticata ed estetica accoglienza di dimore come il San Pietro e le Sirenuse. La susseguente crescita esponenziale dei visitatori, dimostra una volta di più come la visione imprenditoriale dei singoli, possa cambiare la storia collettiva di un luogo. Oggi come allora infatti, gli americani restano di gran lunga la nazionalità più presente in Costiera e la principale fonte di reddito, per buona parte delle attività turistiche presenti nel territorio.

Il San Pietro di Positano
Il San Pietro di Positano

Consigli ai viaggiatori

Sebbene gli autobus Sita colleghino buona parte dei paesi della costiera, il modo più rapido e pratico per scoprire le attrattive lungo la SS163 è con un mezzo a due ruote. Il traffico, specie nei mesi estivi, è molto congestionato e con una Vespa o una moto, non si corre il rischio di restare bloccati per ore. Nei mesi di aprile, maggio, settembre ed ottobre, anche la macchina (meglio se cabriolet) è una valida opzione ma è importante tenere a mente che i parcheggi sono limitati ovunque, ed i costi orari di sosta molto risulteranno elevati sia nelle insenature balneabili che nel centro dei borghi. Le spiagge più godibili sono Marina del Cantone e gli arenili di Maiori e Minori che essendo lunghi ed ampi, sono anche più vivibili. Per la massima resa fotografica lungo la via, il consiglio è di percorrere la statale amalfitana da nord a sud nel pomeriggio ed in direzione opposta al mattino, in modo da sfruttare la luce favorevole del sole.



Da Nerano ad Amalfi, passando per Positano


Nerano - Vestigia del passato

Per chi volesse solcare la magia della costiera nella sua interezza, la partenza in prossimità di Punta Campanella permette di ammirare i resti del tempio di Atena e la fenditura nella roccia che rappresentava l’incipit della scalinata verso le scogliere, utilizzate come attracco dalle navi cariche di libagioni da offrire alla dea. Gli antichi greci furono tra i primi a percorrere l’impervio tratto di costa per poi fondare le città di Posedonia e Paestum. Guidando lungo l’attuale SS163 - opera infrastrutturale di rara complessità ed impatto scenico – il senso della storia proseguirà ininterrotto fino a Vietri; cittadina nota per la produzione di ceramiche. Tra le due estremità dell’area geografica, la statale amalfitana assicura molteplici tappe d’interesse come i vigneti eroici di Furore, la cartiera di Amalfi fondata quasi mille anni or sono, le torri normanne abbarbicate sui costoni rocciosi, innumerevoli giardini di limoni, borghi di pescatori come Cetara e colorati villaggi adornati da cupole piastrellate che scintillano sotto al sole.



Un viaggio sensoriale, tra colori e sapori

Dalle ceramiche alla cucina alle decorazioni, la Costiera Amalfitana ha cromie idilliache e materie prime autoctone di qualità straordinaria. Oltre al pesce azzurro (in primis le alici utilizzate per la colatura prodotta a Cetara), i limoni sfusati (con buccia edibile e succo dolce), le uve eroiche coltivate nei terrazzamenti e gli ortaggi, il territorio racchiuso dai Monti Lattari ed il mar Tirreno regala olio di oliva ed eccellenti prodotti caesari tra cui formaggi freschi a pasta morbida e l’insostituibile provolone del monaco utilizzato nella pasta alla Nerano, ed in molti altri piatti. Lungo la strada, le bancarelle vendono granite e frutta e verdura di stagione, contribuendo all’arcobaleno di luce e colori che caratterizza il territorio.


Frutta e verdura - Amalfi
Frutta e verdura - Amalfi
Limoni di Amalfi / lauradibiase/iStock
Limoni di Amalfi / lauradibiase/iStock
Road trip gastronomico tra le stelle MICHELIN

Per esplorare le delizie culinarie della regione, basta seguire la SS163, che vanta ben 12 stelle MICHELIN nei suoi 45 chilometri di percorso. Si snoda attraverso villaggi pittoreschi e un susseguirsi di baie e spiagge. Il percorso può essere facilmente effettuato con un'auto elettrica, grazie ai numerosi punti di ricarica disponibili, sia sulle strade pubbliche che negli hotel.

Iniziamo questo tour stellato a Nerano, sede del ristorante 3 stelle MICHELIN Quattro Passi. Il menu è ricco di influenze diverse, ma gli ingredienti locali, come i pomodori San Marzano e i limoni di Amalfi, sono protagonisti indiscussi.
Fino a Positano, troverete un ristorante stellato Michelin dopo l'altro: La Serra - il ristorante dell'Hotel Le Agavi, parte della collezione Teritoria - poi Li Galli e infine Zass, il ristorante gourmet del leggendario San Pietro di Positano.

La terrazza del ristorante Li Galli a Positano / Umberto D'Aniello
La terrazza del ristorante Li Galli a Positano / Umberto D'Aniello
Costa vista dal mare nei pressi di Positano
Costa vista dal mare nei pressi di Positano

Dove pernottare


San Pietro di Positano : la leggenda di uno scrigno 3 chiavi MICHELIN

Oltre al ristorante stellato Michelin e al tradizionale ristorante Carlino (chiamato così in omaggio al fondatore dell'hotel), il San Pietro vanta molti altri punti di forza, tra cui un beach club privato, una spa e piscine. Il tutto immerso nel cuore di giardini verdeggianti con vista panoramica su Capri e Punta Campanella (bellissima al tramonto).

All'interno di questo scrigno arredato con gusto, le camere sono decorate con piastrelle di ceramica dipinte a mano, tessuti dai colori mediterranei e mobili d'epoca. Pur essendo vicino a Positano, l'hotel offre un rifugio tranquillo ed esclusivo.

Vista dalla camera dell'hôtel San Pietro
Vista dalla camera dell'hôtel San Pietro

Fino al 1944, la guerra aveva toccato solo marginalmente questo tratto di costa ma i nostri mari – spiegano i fratelli Carlo e Vito Cinque - erano presidiati dai sommergibili tedeschi che affondarono una nave mercantile e spararono siluri sul paese. Fortunatamente i missili colpirono due scogli a cinquanta metri dalla riva conosciuti dai locali come la Madonna e il bambino mentre tutti i pescatori e chiunque avesse una piccola barca, salparono per aiutare i naufraghi salvando moltissime vite”.

Il racconto della Positano che fù, prosegue con le parole di Virginia Attanasio; cuore, anima e memoria storica del San Pietro di Positano: “Ricordo che nel 1945 qui non c’era neanche l’acqua corrente e furono proprio gli ufficiali americani - che s’innamorarono perdutamente dei nostri luoghi e degli abitanti - a portarci le tubature con i mezzi militari. La nostra famiglia aveva un piccolo albergo e grazie al loro aiuto, fummo in grado di ospitare le più alte cariche dell’esercito. A breve e con il passa parola, i nostri clienti erano dame, lords, artisti, finanzieri. Si respirava un’atmosfera irripetibile e Zio Carlino decise quindi di costruire Il San Pietro s’un promontorio a strapiombo a cui nessuno dava importanza”.

Il sublime panorama offerto dall’abitato, unito alle ambite feste organizzate dalla proprietà, segnano a tutti gli effetti l’inizio del mito di Positano accogliendo personalità del calibro di Gregory Peck, Fellini, Jacqueline Kennedy.


Una passeggiata in cima alla falesia di Positano
Una delle escursioni più famose della regione è il Sentiero degli Dei. Situato non lontano da Agerola, questa salita di diverse migliaia di gradini vi porterà in cima alle scogliere di Positano.

Vista da San Pietro - Positano
Vista da San Pietro - Positano

Sulla via del ritorno ad Amalfi, fate una sosta a Praiano. Un Piano nel Cielo è un ristorante stellato da non perdere. A venti minuti di distanza si trova un nuovo ristorante, Bluh Furore, premiato dalla Guida MICHELIN 2024.

Umberto D'Aniello / Un Piano nel Cielo
Umberto D'Aniello / Un Piano nel Cielo


Amalfi e dintorni

Dove pernottare


Borgo Santandrea : un sontuoso scrigno con 2 chiavi MICHELIN

Con il suo aspetto di villa a picco sul mare, Borgo Santandrea è una destinazione turistica di lusso. L'edificio si erge orgoglioso su un costone roccioso a 90 metri di altezza, a metà strada tra Conca dei Marini e Amalfi. È l'unico hotel della costa ad avere una vera e propria spiaggia accessibile con l'ascensore.
Il suo molo privato ospita un bel ristorante dove si possono gustare i classici napoletani (comprese le pizze) davanti ad acque particolarmente limpide grazie alle correnti favorevoli che attraversano la baia. La colazione viene servita a buffet nella cucina con vista panoramica e offre una varietà di dolci e piatti salati.
L’albergo è sede inoltre del nuovo ristorante stellato MICHELIN Alici dove lo chef Crescenzo Scotti, interpreta con abilità ed estro le ricette regionali.



Borgo Santandrea - Interni
Borgo Santandrea - Interni
Il ristorante di Borgo Santandrea visto dalla spiaggia
Il ristorante di Borgo Santandrea visto dalla spiaggia

Escursioni nella zona di Amalfi


Il Monastero di Santa Rosa : la culla della sfogliatella

Edificato come convento nel 1680 sulle scoscese pareti rocciose sopra Conca dei Marini, divenuto albergo nel 1924 e rilevato da una famiglia americana all’inizio del nuovo millennio che lo ha trasformato in uno degli indirizzi più esclusivi d’Italia, il Monastero Santa Rosa è anche il luogo natale della celebre sfogliatella napoletana. La deliziosa creazione dolciaria ideata secoli fa dalle monache che qui abitavano, trova nello storico indirizzo una delle sue migliori espressioni. Servita rigorosamente calda, l’assaggio della piccola prelibatezza è un ottimo pretesto per scoprire le rarefatte atmosfere del monastero che trovandosi a 280 metri di altezza, offre indimenticabili vedute soprelevate sul paesaggio.


Sfogliatella e dessert vari
Sfogliatella e dessert vari

Il sentiero che conduce al Castello Lauritano inizia di fronte al cortile d'ingresso del monastero, che ospita anche una chiesa del XII secolo, successivamente inglobata nell'edificio. Il sentiero si snoda tra scale in pietra e passaggi verdi, offrendo una splendida vista sulla costa sottostante.



Passeggiata dal monastero di Santa Rosa al castello di Lauritano
Passeggiata dal monastero di Santa Rosa al castello di Lauritano

Dove mangiare

Il Refettorio : una cucina stellata carica di storia

Ubicato nell’intima veranda a sua volta immersa nei rigogliosi giardini terrazzati del Monastero Santa Rosa, il ristorante una stella MICHELIN Il Refettorio con piatti finemente curati dallo chef campano Alfonso Crescenzo, è una delle soste più romantiche d’Italia. Le proposte eleganti, curate e ricche di gusto come cucina partenopea comanda, citano le tradizioni campane trovando ideale complemento nelle meravigliose atmosfere circostanti. L’aura meditativa del monastero, le piante fiorite, gli agrumeti ed i sentori delle erbe aromatiche mediterranee, addolciscono la già rasserenante atmosfera di un luogo unico al mondo.



Vista dal ristorante Il Refettorio - B. Bruchi
Vista dal ristorante Il Refettorio - B. Bruchi
Il Refettorio - Pino Falcone
Il Refettorio - Pino Falcone


Direzione Salerno


Sulla strada per Salerno, Glicine, La Caravella e Sensi sono tre indirizzi imperdibili per gli amanti della cucina. Dopo aver attraversato i villaggi di Minori e Maiori, rinomati per le loro spiagge, i ristoranti Faro di Capo d'Orso e Re Maurì completano questo itinerario gastronomico in grande stile.


Spiaggia di Minori sulla costa di Amalfi /alxpin/Istock
Spiaggia di Minori sulla costa di Amalfi /alxpin/Istock
CARNET D'ADRESSES

Torre di Cetara - Via Lannio, 2, 84010 Cetara SA
Alici - Via Giovanni Augustariccio 33, Amalfi
Strada Statale Amalfitana SS 163
Villa Comunale - Via Enrico de Marinis, Vietri sul Mare
La Serra - Via Marconi 169, località Belvedere Fornillo, Positano
Il Refettorio - via Roma 2, Conca dei Marini
Zass -Via Laurito 2, Positano
Li Galli- Viale Pasitea 318, Positano
Borgo Santandrea - Via Giovanni Augustariccio, 33, Amalfi
Il San Pietro di Positano - Via Laurito, 2, Positano








In copertina: vista della costa/ Borgo Santandrea


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