In viaggio 1 minuto 10 giugno 2024

Così viaggiavamo nel 1956… con la prima Guida MICHELIN Italia

Suscita una certa emozione sfogliare la prima edizione della Guida MICHELIN dedicata al Bel Paese, o meglio ad una parte di esso, “Dalle Alpi a Siena” come recita la copertina. La prima edizione a coprire tutto lo Stivale fu in realtà quella del 1957.

Le pagine della prima Guida raccontano l’Italia del dopoguerra e del boom economico. Facciamo allora un viaggio nel tempo e fingiamoci lettori della prima edizione della Guida Rossa, che abbiamo acquistato al costo di 1000 Lire (per i più giovani sono 0,52 €). Cosa avremmo visto intorno a noi in quel lontano 1956?


Quasi contemporaneamente all’uscita della Guida, nel maggio 1956, partono i lavori di una delle opere capitali del Paese, l’A1, l’Autostrada del Sole che collega Milano a Napoli. Alla presenza del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi e dell’arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini (il futuro papa Paolo VI) viene posata nel cantiere di San Donato Milanese la prima pietra di quest’opera monumentale, che sarebbe stata portata a termine in soli 8 anni, nell’ottobre 1964.

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Il paese pullula ancora di biciclette, a cui a partire dagli anni Cinquanta si sono affiancate mitiche due ruote come la Vespa e la Lambretta. Il 1955, però, è stato un anno che ha rivoluzionato la vita degli italiani: dagli stabilimenti della Fiat esce la mitica 600, il sogno da 95 km/h di tutte le famiglie medie italiane.

Costa 600.000 Lire, lo stipendio medio mensile è di 50.000 Lire, quindi i conti sono presto fatti. Ma con un po’ di oculatezza ce la si può fare e volendo si può usufruire di 24 comode rate! Siamo pronti a partire per le vacanze e per dare ancora un po’ di numeri vi diciamo che la benzina costa 130 Lire/litro e un caffè 40 Lire.

Nel 1957 con il Trattato di Roma l’Italia è tra i Paesi fondatori della Comunità Economica Europea e la sua strabiliante crescita economica del 16% farà parlare il mondo di “miracolo italiano”.


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Proprio in questo cruciale momento di passaggio tra il paese agricolo uscito dalle rovine della seconda guerra mondiale e il futuro membro del G7 si colloca la prima edizione della Guida MICHELIN Italia, pensata, come recita la presentazione,  “per gli automobilisti che, sia per affari che per diporto, percorrono le strade d’Italia”. Lo sguardo è rivolto ai i viaggiatori stranieri ma con un occhio al crescente turismo interno, supportato dalla moda della villeggiatura e delle gite fuori porta.

La parte del leone la fanno gli alberghi, perché l’automobilista deve innanzitutto trovare un buon posto in cui soggiornare, ma cresce anche l’interesse verso i ristoranti. Con il sopraggiunto benessere, il pranzo fuori casa non è più un lusso, ma un modo piacevole per trascorrere il tempo libero.

Roma: Piazza Pollarola/LeniKovaleva/iStock
Roma: Piazza Pollarola/LeniKovaleva/iStock

I tempi della frugalità contadina non sono ancora del tutto alle spalle, però, e i simboli della Guida MICHELIN che illustrano le dotazioni alberghiere segnalano la presenza del riscaldamento (per il quale potrà essere applicato un supplemento in inverno), del bidet con l’acqua corrente, della sala da bagno in camera o condivisa, della cabina doccia privata o pubblica.

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Viene specificato che gli alberghi citati hanno generalmente l’acqua corrente calda e fredda e l’elettricità e che eventuali casi particolari sono segnalati da un pittogramma specifico.
Ma attenzione: gli hotel segnalati con 3, 4 e 5 casette (molto confortevoli, di massimo confort e di gran lusso) non sono accompagnati da pittogrammi perché, come menzionato in Guida, “hanno generalmente tutti i confort”, espressione con cui si intende riscaldamento, elettricità, acqua calda e bagno in camera!

©Michelin
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I tempi cambiano, i simboli e la grafica evolvono, ma una cosa è rimasta esattamente la stessa da 70 anni: l’imparzialità e l’incorruttibilità degli Ispettori, vero punto di forza, ieri come oggi, della selezione della Guida MICHELIN. Ecco come veniva ribadito più volte in Guida questo valore imprescindibile:

©Michelin
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Foto di copertina: Fiat 500/claudio.arnese/iStock

Foto:
Lisa-Blue/iStock
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