Ristoranti 1 minuto 27 novembre 2020

Nove e Impronta D’Acqua: la Liguria festeggia due nuove stelle MICHELIN

La selezione 2021 della Guida MICHELIN riconosce alla lunga riviera di ponente ligure un rinnovato slancio culinario assegnando la prima stella ai ristoranti Nove di Alassio ed Impronta D’Acqua a Cavi di Lavagna.

Il moderno ed elegante Nove sorge all’interno del relais Villa della Pergola e la “cucina di Giorgio Servetto – scrivono gli ispettori MICHELIN – include tutto il meglio che la regione possa proporre attraverso piatti ben presentati e dai vivaci accostamenti cromatici”. Lo scrupoloso lavoro di ricerca svolto dallo chef di Savona per reperire ingredienti locali e genuini da Tirreno, orti ed alture limitrofe alla proprietà, converge verso un accattivante e centrato affresco di cucina ligure contemporanea in «cui m’impegno al massimo per rispettare il prodotto e concentrarne il gusto. Prediligo la semplicità agli orpelli estetici e tra i piatti che meglio raccontano le mie idee ci sono il capretto con fondo di limone, i ravioli prebuggiun (misto di erbe selvatiche tradizionalmente utilizzato per farce e minestre) ed una rivisitazione dei pansotti». Almeno la metà delle materie prime utilizzate da Servetto sono di origine vegetale ed anche grazie alla stella MICHELIN appena ricevuta, lo chef classe 1975 è tra i principali ambasciatori di un raffinato e più consapevole movimento gastronomico regionale: «Se anche Mauro Colagreco ha omaggiato la Liguria per le bontà che questi territori offrono, un motivo ci sarà e se fino ai primi anni duemila – prosegue - avevamo molti più ristoranti di fama internazionale, dopo ci siamo forse un po’ adagiati ma trovo che oggi ci sia invece molto fermento e tanta voglia di riscatto da parte dei cuochi di nuova generazione».

Illustre esempio sul tema è certamente Ivan Maniago; chef patron del ristorante neo-stellato MICHELIN Impronta D’Acqua con illustri trascorsi formativi ed una naturale propensione verso “nuove tecniche al servizio di piatti audaci e riflessivi”. Quelli evidenziati dagli ispettori - ed abbinamenti che ben rispecchiano le contrapposizioni tra mare e sentori aromatici dell’entroterra tipiche dei percorsi degustazione ideati da Maniago - sono il minestrone marino e gli spaghetti ostriche, alghe e rosa. Al centro del progetto culinario d’Impronta D’Acqua, come per il ristorante Nove, c’è la volontà di valorizzare il lavoro delle piccole realtà dal territorio circostante oltre che minimizzare l’impatto ambientale dell’attività e restituire brillantezza gastronomica ad una sottile e variata striscia di terra (la Liguria) ricca di antiche usanze culinarie ed irresistibili prelibatezze autoctone.

Impronta D'Acqua, Cavi


Ristoranti

Continua ad esplorare - Articoli che potrebbero piacerti