Ristoranti 1 minuto 05 febbraio 2020

Madonna di Campiglio: sciare tra le stelle

Vivace e internazionale, la bella Madonna di Campiglio risplende di luce propria e bagliori riflessi con tre ristoranti stellati della Guida MICHELIN, hotellerie in bio-architettura e grandi sciate negli spettacolari pendii delle montagne patrimonio Unesco.

Contesto ideale per stimolare gli appetiti gourmand dopo giornate di sport all’aria aperta e benessere nei ristoranti a gestione diretta e intelligente di Bio Hotel Hermitage, DV Chalet e Bertelli. Indirizzi in cui la cucina dei tre ambiziosi chef, evolve le tradizioni d’alta quota premurandosi di mantenere ben saldo il legame con prodotti e produttori locali per raggiungere “nuove vette creative”. Parole degli ispettori MICHELIN ad omaggiare la nostalgica complessità dei tortellini farciti da mortandela della Val di Non in consommé di cappone e profumo di mele di Giovanni d’Alitta. Talento di Potenza in forza allo Stube Hermitage dove l’ospite è accolto da romantici ambienti d’inizio Novecento ed una terrazza con vista sulle Dolomiti del Brenta “sospesa tra terra e cielo”.
Sensazione che accompagnerà le discese da Grostè, Patascoss, Pradalago e Spinale ammirando le propaggini del Parco Naturale dell’Adamello prima di accomodarsi al Dolomieu; nome omaggio al geologo scopritore della roccia dolomia e percorsi mediterraneo-trentini di Davide Rangoni, preparati - utilizzando carne e pesce in egual misura - per appena sei tavoli distribuiti in moderni ambienti con profili geometrici e arredi allineati al design del boutique hotel che li ospita.


Le cotture al fumo di fieno e gli ingredienti da boschi, pascoli e torrenti sono inamovibili capisaldi de Il Gallo Cedrone: “Gemma gastronomica in cui si è sempre celebrata la montagna” che adesso, con Sabino Fortunato al timone, apre le sue rotte anche a prodotti esteri. Il nuovo corso nei medesimi spazi di mura in pietra e travi di legno a celare una cantina da ventimila etichette prevede regolari cambi di menu a seconda delle stagioni e piatti come il vitello da latte “Val Rendena” profumato alla camomilla con salsa di cioccolata e speck. Variazione sul tema del filetto, spinacini, salsa di spugnole e tartufo di Norcia elogiato dagli ispettori dopo la visita al ristorante dell’Hotel Bertelli; edificio in stile classico montano “da diversi lustri nelle mani della stessa famiglia”.

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