Food Sapiens 1 minuto 01 maggio 2020

Cristoforo Trapani – Chef del ristorante La Magnolia, Forte dei Marmi

Abituati a vivere a ritmi serrati e a servire numerosi ospiti, ora anche gli chef si ritrovano tra le mura domestiche a cucinare – quasi esclusivamente – per i loro cari.

Qui di seguito, qualche riflessione dello chef Cristoforo Trapani e la sua personale strategia…

Sono giorni complicati per tutti. Costretti a casa a cercare un perché alle nostre giornate, cucinare pare sia diventato lo sport nazionale!

Mi sono interrogato più di una volta su come fare in modo che possa essere io a gestire il tempo e non viceversa; quindi - oltre a cercare un contatto con amici e amanti della cucina, perché chi fa come me il cuoco, lo fa per compiacere i propri commensali e non per avere le luci della ribalta - ho pensato come migliorare, come evolvere nella mia professione.

Da cinque anni – oramai - mi sono trasferito a Forte dei Marmi: un posto unico, speciale, frequentato da una clientela internazionale che mi stimola di giorno in giorno, di stagione in stagione. Ora che ho avuto il tempo di “restare a casa” sto ripensando a come calarmi nella mia nuova realtà, cercando di acculturarmi sulle ricette tipiche di questa zona della Toscana, della storia e dei prodotti unici, per far sì che una volta ripartita la macchina, io possa essere pronto insieme alla mia squadra de La Magnolia e l’intero hotel Byron, con un nuovo bagaglio di risorse da offrire a chi ci sceglie da anni, nonché ai nuovi avventori. Un motivo in più per tornare, per rendere la loro esperienza unica ed autentica.

Credo fermamente che questa sia una grande possibilità per tutto il Paese: valorizzare chi siamo e cosa facciamo, l’Italia è un posto unico con valori speciali da dover trasmettere al mondo intero.

Facciamo in modo che questa enorme disponibilità di tempo ci renda migliori, pronti per ripartire e pensare a nuove proposte.

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