News 2 minuti 07 luglio 2021

Stefenelli Desk, Carlo al Naviglio, Orto by Jorg Giubbani, Octavin: altre novità nella Guida MICHELIN!

Appuntamento mensile con le new entry della Guida MICHELIN. Questa volta vi proponiamo altri quattro nuovi ristoranti: Stefenelli Desk, Carlo al Naviglio, Orto by Jorg Giubbani, Octavin. Scopriamo insieme i loro punti di forza.

Stefenelli Desk, Aosta

È una delle più recenti aperture nel capoluogo valdostano, niente di improvvisato in realtà, ma un'esperienza di diversi anni a Cogne e un successo immediato qui ad Aosta; il ristorante nasce a febbraio del 2020 in un vicolo del centro storico, ospite di un antico edificio del 1700. Due sale lo compongono: una decisamente moderna, l’altra dall'atmosfera più raffinata ed elegante - un tempo cantina che veniva aperta ai visitatori della millenaria fiera di Sant’Orso. Stefenelli Desk ha tutte le carte in regola per piacere ed anche molto. Se nella bella stagione ci può accomodare nella graziosa corte interna, in qualsiasi periodo dell’anno il servizio è sovrainteso da Madame Perrod, mentre i fornelli vedono la presenza dello chef-patron Marco Stefenelli, che con l’estrema disinvoltura di chi ha già una solida esperienza professionale alle spalle conquista i palati grazie ad un riuscito connubio tra sapori della tradizione valdostana ed ingredienti provenienti da altre latitudini. Un esempio? Maltagliati al cacao e alla curcuma, salsa profumata allo zenzero, code di gambero, asparagi.

Interno ©Paolo Rey Stefenelli Desk
Interno ©Paolo Rey Stefenelli Desk
Antipasto ©Valentina Carucci Stefenelli Desk
Antipasto ©Valentina Carucci Stefenelli Desk
Carlo al Naviglio, Milano

All’interno di una villa del XVII secolo che affaccia sulle rive del Naviglio Grande, il ristorante è un’oasi urbana e tranquilla, i cui spazi includono diverse sale interne, un bel dehors, nonché un ampio e suggestivo giardino. Se l’offerta è stagionale e cambia quattro volte l’anno con alternative di carne, pesce e vegetariane - ingredienti sempre freschi e selezionati - il menu è caratterizzato da un fil rouge, ovvero la presenza di piatti che si rifanno alla tradizione gastronomica italiana rielaborati in chiave moderna. Lo chef Carlo Cracco ha affidato la brigata di cucina al giovane napoletano Luca Pedata, classe 1989, che non si è sottratto dal dare la sua personale impronta alla proposta culinaria del locale. A completare l’offerta, il cocktail bar accoglie i clienti dall’aperitivo al dopocena e serve la sua proposta sia negli spazi interni che in quelli all’aperto, offrendo la possibilità di abbinare la cena ad una selezione di drink. L’inedita drinklist nasce dall’idea innovativa di aggiungere alla miscelazione classica ingredienti e tecniche di cottura provenienti dall’alta cucina. Carlo al Naviglio, un indirizzo dal carattere assolutamente versatile!

Interno ©Carlo al Naviglio
Interno ©Carlo al Naviglio
Cioccolato e lamponi©Carlo al Naviglio
Cioccolato e lamponi©Carlo al Naviglio
Orto by Jorg Giubbani, Moneglia

Il nome è già indicativo della filosofia del locale: grande attenzione è infatti riservata alla stagionalità della materia prima, impiegata esaltandone le proprietà nutrizionali, anche in un’ottica di cucina del benessere. Orto by Jorg Giubbani è l’esperienza di un viaggio nel cuore della Liguria, un percorso stagionale in profonda comunione con la natura, in cui la realtà del mare, dell’orto e della montagna si intrecciano armoniosamente dando vita ad un’ideale sinfonia di sapori. Oltre alla carta, il ristorante presenta tre menu degustazione che esprimono al meglio il concept dello chef: il menu Ligustico, cinque portate che mettono l’accento sul legame con la storia, riproponendo alcuni dei piatti bandiera della regione; il menu Inte l’Òrto, sei portate ad esaltare la materia prima e i prodotti della terra; il menu Oltre i Confini, sette portate che raccontano la ricerca del giusto ingrediente nel suo luogo e momento migliori, spaziando al di là dei confini convenzionali. Per garantire la freschezza degli ingredienti e la massima espressività dei sapori, la proposta segue l’andamento stagionale e il menu è modificato bimestralmente. L’immenso rispetto che Orto riserva alla naturalità della materia prima implica, quindi, non soltanto un’inesauribile capacità di rinnovarsi, ma anche il coraggio di rivoluzionare così spesso la propria offerta. Bravo Jorg, ad maiora!

Interno ©Lido Vannucchi Orto by Jorg Giubbani
Interno ©Lido Vannucchi Orto by Jorg Giubbani
Dessert ©lido Vannucchi Orto by Jorg Giubbani
Dessert ©lido Vannucchi Orto by Jorg Giubbani
Octavin, Arezzo

Nelle due salette collegate da un arco, ricavate al piano terra di un antico palazzo, l’atmosfera è minimalista sin dall’utilizzo dei materiali che intercalano la pietra, il legno e il ferro dei tavoli, il vetro degli specchi e delle bottiglie esposte, la carta dei libri nelle piccole nicchie, come un salotto di casa. Una ventina di posti a sedere per un’atmosfera calda e intima, senza fronzoli, nonché un bancone separato da un arco all’ingresso a fare da preludio alla cucina, appena ristrutturata. La capacità di osservare il proprio territorio ha permesso allo chef-patron Luca Fracassi di capire che la geografia variegata della sua provincia è una risorsa e una fonte inesauribile d’ispirazione. Ha ingaggiato, quindi, una ricerca appassionata di prodotti quali migliore espressione di questa terra, per poterli poi lavorare e combinare in una chiave che è in primis rispetto dei sapori, ma anche recupero di tecniche e gesti, mutuati ora dal ricordo delle usanze locali, ora da echi orientaleggianti, attuali senza essere modaioli, sempre rispondenti a principi di integrità degli aromi e scarto zero. La cucina diventa così il luogo in cui converge la foresta, intesa come natura selvaggia, centro di riabilitazione di sapori dimenticati o desueti. Il recupero della tradizione riscopre lumache e cacciagione (ingredienti ormai dimenticati in città!), in un regresso consapevole e attualizzato da tecniche contemporanee.

Interno ©Lido Vannucchi Octavin
Interno ©Lido Vannucchi Octavin
Antipasto ©Lido Vannucchi Octavin
Antipasto ©Lido Vannucchi Octavin

Hero image Antipasto ©Valentina Carucci Stefenelli Desk

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