News 2 minuti 02 giugno 2021

Nuovi ristoranti nella Guida MICHELIN: Il Poggio, Manga, Sine, L’Acciuga

Quattro nuovi ristoranti entrano a far parte della selezione. Il Poggio (Poggiridenti), Manga (Albano), Sine (Milano), L’Acciuga (Perugia) sono le ultime scoperte dei nostri Ispettori. Conosciamole insieme…

Il Poggio, Poggiridenti (Sondrio)

Mai nome fu più azzeccato per un locale! Il Poggio si trova, infatti, lungo la Strada del Vino sulle spalle retiche di Sondrio, quest’ultimo a meno di 5 km, nella zona denominata Inferno. Circondato dai famosissimi terrazzamenti dove si coltivano i vitigni della Valtellina, se d’inverno la sala interna si accende del calore del camino-griglia, d’estate vi suggeriamo di non perdervi la suggestiva vista offerta dal servizio all’aperto. Non per niente il locale si trova in via Panoramica n. 4! Famiglia di ristoratori di lunga data, la svolta in cucina è avvenuta con il ritorno da anni di gavetta – in giro per il mondo – del figlio Matteo che, pur rimanendo sostanzialmente legato ai prodotti del territorio, nonché alle ricette della tradizione, ha da subito mostrato una certa apertura verso uno stile di cucina gourmet. Se lo tzigeüner - morbida carne arrotolata su di un bastoncino in legno e cotta alla brace – è il piatto iconico del ristorante, sappiate che il menu ha tanto altro ancora da raccontare.

Il Poggio - Dehors ©Elisabetta Vaninetti
Il Poggio - Dehors ©Elisabetta Vaninetti
Il Poggio - Antipasto ©Elisabetta Vaninetti
Il Poggio - Antipasto ©Elisabetta Vaninetti
Manga, Albano (Bergamo)

“Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate” Ma speranza di cosa? Di vedervi servire – ancora una volta! – casoncelli, polenta e osei, taragna… Al Manga vi saranno infatti proposti piatti giapponesi dall’impronta fusion. L’ispirazione nipponica con la scenografica griglia robata, artefice di un metodo di cottura molto simile al barbecue, è al centro di una proposta che intende valorizzare tanto le materie prime quanto l’estro culinario, il design ricercato del ristorante e la particolare attenzione riservata alla mixology. Inserito in una piattaforma di “delivery d’autore” che include anche il ristorante LoRo, una stella Michelin, nonché l’adiacente bistrot, l’insegna intende scommettere su una proposta sostenibile, completa e insieme intrigante di cucina d’autore. “Il nome Manga rappresenta la nostra scelta di raccontare una storia fatta di ottimi piatti legati alla tradizione ma sempre innovativi, dando importanza ad elementi quali l’atmosfera, le emozioni e l’introspezione di chi entra in contatto con la nostra cucina, un po’ come succede ai personaggi protagonisti dei fumetti giapponesi” spiega Alessandra Quadri, la titolare. “Ci piaceva l’idea di poter trasmettere in maniera unica un’esperienza culturale attraverso il cibo, il tutto in un ambiente ispirato al mondo nipponico, ma contestualizzato a Bergamo”. Obiettivo raggiunto!

Manga ©Gf Studio
Manga ©Gf Studio
Manga - Piatto principale ©GF Studio
Manga - Piatto principale ©GF Studio
Sine, Milano

Dopo una pluriennale esperienza come executive chef presso il ristorante dell’Hotel Bulgari, Roberto Di Pinto dà vita a questa bella realtà milanese. Sine è un ristorante “gastrocratico” come ama definirla il suo creatore; ovvero un locale dove il "potere è della cucina”. Si viene al civico n. 126 di viale Umbria per trovare un ambiente raccolto ed elegantemente arredato, arricchito da un vivace e – spesso sold out – dehors. Al momento, un solo menu degustazione dello chef a mano libera (a settembre, però, ritorneranno anche gli altri due) e una carta che affonda le radici nella tradizione campana rivisitata è la proposta ristorativa di Sine, il locale privo di tutte quelle infrastrutture e cliché che si frappongono tra la cucina e il cliente. Sine ne fa “senza”, perché sa come arrivare direttamente al cuore dei suoi ospiti. Parmigiana espressionista, coniglio all'ischitana, pelusielli alla Nerano sono solo alcune delle frecce al suo arco.

Sine ©Antonio Monti
Sine ©Antonio Monti
Sine - Dessert ©Antonio Monti
Sine - Dessert ©Antonio Monti
L'Acciuga, Perugia

Come va di moda oggi, la carta - qui - si riduce più che mai ad un elenco di prodotti: neppure le proposizioni né gli articoli sono ammessi! “Uovo, pecorino e tartufo”, l'antipasto è una delle proposte in cui il territorio si esprime con maggiore evidenza; al centro un tuorlo cotto a 65°, terra di porcini, sopra una soffice spuma di pecorino, infine del tartufo nero grattugiato (non il pregiato, ma l'uncinato) ottimo, in particolare per gli equilibri del grasso, amaro e piccante. Il resto non ve lo raccontiamo, perché l’invito è a provarlo di persona. In una zona commerciale e periferica, difficilmente si sospetterebbe la presenza di un ristorante gourmet, all'interno – tuttavia - tutto cambia. La sala originale e luminosa ruota intorno alla cucina a vista, mentre i piatti esprimono un'incantevole sintesi tra le esperienze internazionali del cuoco e diversi ingredienti locali, sebbene non manchino ricette anche a base di pesce.

L'Acciuga ©Lido Vannucchi
L'Acciuga ©Lido Vannucchi
L'Acciuga - Altro ©Lido Vannucchi
L'Acciuga - Altro ©Lido Vannucchi

Hero image: Manga - Piatto principale ©GF Studio

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