Ristoranti 1 minuto 02 marzo 2020

Malga Panna: grande cucina a Moena

Stella MICHELIN al confine del bosco e casa della famiglia Donei, la storia del ristorante Malga Panna edificato in posizione panoramica sulla splendida Moena, è inizio nella prima metà del Novecento con i nonni dell’attuale chef-patron Paolo.

I quali portavano al pascolo il bestiame nella stessa altura in cui sorge la struttura, mentre i primi “manicaretti cucinati per i villeggianti” risalgono agli anni ’50. Nel corso del tempo l’opera gastronomica avviata dai genitori, perseguirà le rotte dell’alta ristorazione attraverso l’impegno di entrambi i figli che lavorando in coppia, riusciranno a portare l’ambitissimo macaron de La Guida MICHELIN nel grazioso paesino dolomitico tra le valli di Fiemme e di Fassa.
Da alcuni anni le strade dei fratelli si sono separate, ma i “piatti moderni, concreti, saporiti eppure sempre raffinati” lodati dalle note private degli ispettori MICHELIN, continuano a caratterizzare l’offerta gourmet di Malga Panna. Servita nei classici ed accoglienti ambienti da stube trentina (con legni a ricoprire pareti e soffitto) e suddivisa tra menù à la carte e due diversi percorsi suggeriti. Il primo, come da nome Tradizione, ripercorre le più celebri e apprezzate ricette dell’indirizzo (uovo fritto in crosta di polenta, spinaci, taleggio, tartufo locale; bottoni di cervo, Trentingrana, infuso di erbe montane, misticanza acida), mentre il secondo denominato Suggestioni è il più indicativo e attinente alla personale creatività dello chef: dotato di mano sicura, idee chiare, gran palato.

Tutte qualità che esplodono in centrate e fantasiose ricette come malga ramen, saraceno, gabilo e porcini; salmerino tiepido, maionese di patate, finferli, foglie d’acero; filetto di cervo rosé, mele acerbe, cappuccio rosso, riduzione di Pinot Nero, chiodi di garofano. Abbinamenti a rimarcare l’importanza di ricerca, territorio e curiosità d’intenti nella cucina di Paolo Donei, che per molti aspetti offre ai commensali una riflessiva ed entusiasmante revisione sulla cultura gastronomica del Trentino attraverso l’accurata selezione di prodotti tipici e tecniche di conservazione (affumicature, essiccazioni, salamoie) insite nella cucina ad alta quota. Sempre accompagnate da gusto, sensibilità ed equilibrio.


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