Ristoranti 1 minuto 07 agosto 2020

Alba Adriatica: l’Arca di levante

Ubicato nella città abruzzese che prende il suo nome da un’antica colonia di diritto latino orientata verso la nascita del sole, “l’ottimo ristorante Arca rappresenta una nuova alba per la cucina adriatica”.

Parole degli ispettori MICHELIN dopo l’ultima visita all’insegna di viale Mazzini che nel corso degli anni, si è issata a riferimento gastronomico tra i locali costieri della regione. Scegliendo la strada di materie prime certificate bio e piatti di gusto creati con “la giusta dose di modernità attingendo da classici locali e tradizioni”: Ostriche con mela, scalogno e pomodoro datterino; scrippelle “mbuse” ripiene di carne di bollito e pecorino con olio al limone; polpa di pannocchia gratinata e sua salsa; coniglio disossato, insalata di spinaci, chips di maiale, prugne passite.
Titoli e abbinamenti dell’eclettica selezione di antipasti, lasciano intuire la direzione maestra dei piatti a seguire. Equamente distribuiti tra terra e mare e sempre ricchi di citazioni, contrasti, memorie di viaggio, sapori d’infanzia. Elementi che trovano nella padronanza tecnica del fantasioso chef, ideale collante per gestire con mano sicura l’ampia e articolata offerta. Particolarmente invitante alla pagina dei primi come da fettuccine in variazione di seppia, crostacei e crema di mozzarella; soqquadro con scampi, calamaretti, zafferano; tortelloni di farro e fagioli todini in brodo di zucca, lardo di suino brado, polvere di peperone rosso, aglio nero. Colori e sfumature ad omaggiare con sensibilità i migliori prodotti dell’Abruzzo e le sue molteplici usanze culinarie da contadini e pescatori.

Intorno al ristorante l’Arca – risorsa a due passi dal mare insignita con il piatto de La Guida MICHELIN – la cittadina di Alba Adriatica ed i paesaggi della Val Vibrata, offrono altre interessanti incursioni nel passato della località. A partire dalle fortificazioni difensive (nel XVII secolo erano ben quattordici) come la Torre della Vibrata eretta per volere dal viceré di Napoli ai tempi del Regno di Carlo V in Spagna. Sul lungomare Marconi invece, l’attrattiva per gli amanti di sport e vita all’aria aperta sono la lunga spiaggia affacciata sui colori dell’aurora ed il levigato “Corridoio Verde Adriatico”. Una pista ciclabile che dai territori in provincia di Teramo, raggiunge la Puglia.

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