Non sono passati neanche due mesi da quando nuove stelle hanno fatto capolino nell’edizione 2022 della Guida MICHELIN Italia, nuovi Bib Gourmand hanno riconfermato il valore di questa distinzione (buona cucina con un ottimo rapporto qualità/prezzo) e nuovi locali si sono aggiudicati un loro spazio nella storica pubblicazione, e gli inarrestabili Ispettori stanno già setacciando il Bel Paese per trovare altri indirizzi che andranno ad arricchire la selezione.
Qui di seguito un'interessante quaterna.
Ad Astra – Santa Maria della Versa
Questo piccolo e curato locale dell'Oltrepò Pavese nasce a fine 2019, ma stante le restrizioni dovute al Covid, in effetti è come se avesse un solo anno di vita. E’ il sogno finalmente realizzato dello chef-patron Alessandro Folli: ragazzo con belle esperienze alle spalle in giro per l'Europa (anche ai comandi del maestro Fulvio Pierangelini in quel di Bruxelles) e che ha più di un credito nei confronti del fato: un brutto incidente lo porta all'amputazione dell'arto inferiore, ma subito dopo la riabilitazione approda nella cucina dei fratelli Cerea per un piccolo stage e da lì la passione per la buona tavola non si ferma. Ad Astra punta tutto su piatti in perfetto bilico tra una pacata modernità e il forte e dovuto rispetto nei confronti della grande cucina classica. L'esempio più evidente è la leggerissima rivisitazione della classica passatina di ceci con gamberi (cavallo di battaglia del maestro Fulvio), in cui il gambero invece che al vapore è tenuto semi crudo in leggera marinatura. Nel nome del locale, infine, l'esortazione latina per aspera ad astra: attraverso le asperità si giunge ad ammirare le stelle.
Complimenti Alessandro!
C’erano una volta tre giovani fanciulle: Sara, Cinzia e Giulia. Le tre giovani si conobbero mentre lavoravano nella cucina del ristorante Joia dello chef Pietro Leemann: un indirizzo di alta cucina vegetariana e di congiunzioni energetiche sui generis. Da quest’incontro nacque l’idea di aprire un ristorante tutto loro; di fatto, poi, Giulia si è allontanata per seguire altri progetti, ma Sara e Cinzia hanno realizzato il loro sogno e ora vi aspettano in un angolo della vecchia Milano di periferia. Una ex panetteria è stata trasformata in un minuscolo locale dall'atmosfera contemporanea, con intriganti proposte di cucina vegetariana. Due menu degustazione con piatti ordinabili anche alla carta: ricette stuzzicanti, colorate, esteticamente belle, dove l’etica è al primo posto. È una cucina che cerca un impatto ambientale minimo, dalla scelta del produttore fino alla sala e allo staff.
Campidoglio Bistrò - Verona
All’interno della chiesa sconsacrata di San Marco alle Carceri, in pieno centro storico a due passi da Piazza delle Erbe, il locale è raffinato, con spunti storici sui muri e nelle travature del soffitto. I dettagli creano un ambiente classico-elegante, mentre i tavolini rappresentano il vero rimando alla parola bistrò. Ricercate e selezionate personalmente dal patron Fabrizio Franzoi, le materie prime sono di eccellente qualità: il pesce selvaggio pescato in mare aperto, le carni locali, la selvaggina, le paste fresche fatte in casa, i risotti e il pane a lievitazione naturale.
Specialità del ristorante sono le cruditè, la vaporata del Campidoglio, i risotti - preparati con grande maestria dallo chef Jacopo Maria Bracchi - gli spaghettoni alle vongole veraci, bottarga e gambero rosa di Sanremo, il filetto di ricciola in crosta di mandorle e capperi, salsa di lumache di mare al vino bianco, il petto d’anatra arrostito, cavoletto di Bruxelles e topinambur.
Si segue costantemente la stagionalità degli ingredienti utilizzando le molteplici tecniche di marinatura e di cottura. La proposta gastronomica si completa grazia ad una ricca carta dei vini, che amplia l’offerta con quella dei cocktail e di svariati gin tonic.
La Locanda Gesù Vecchio - Napoli
La Locanda Gesù Vecchio è un progetto di Vittorio Fortunato nato nel 2018: in pieno centro storico, oltre alla cucina questo ristorante incarna la vera anima partenopea, intima ed accogliente. Tra le specialità del repertorio gastronomico di Napoli gli ziti alla genovese sono il must della casa, ma non mancano squisitezze come gli spaghetti alla puveriello, il tagliere della locanda (ottima scelta per assaggiare i fritti della tradizione locale), i migliaccelli (polpette rustiche) e la parmigiana.
Altrettanto interessante è la carta dei vini che – pur essendo prevalentemente italiana – annovera anche qualche etichetta straniera. E se non dovete mettervi alla guida, vi invitiamo ad indugiare nell'originale selezione di amari storici. Ne vale la pena!
Hero image: ©Campidoglio Bistrò
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