Cucina e dintorni 1 minuto 16 giugno 2021

Manduria e il suo straordinario primitivo

Antica capitale della Dodecapoli messapica ed attuale epicentro produttivo del corposo vino Primitivo, la cittadina di Manduria è una destinazione ricca di sovrapposizioni storiche ed eccellenti indirizzi enogastronomici segnalati dalla Guida MICHELIN come il ristorante stellato Casamatta all’interno del Vinilia Wine Resort.

L’affascinante struttura con cantina ricavata nell’ottocentesca masseria, vanta nei suoi spazi anche il pajaru (trullo ndr) come location per le degustazioni, coltivazioni di alberi da frutta ed oltre cento ettari di terra dedicati ai vitigni di Primitivo e Negroamaro. Tutti elementi altamente rappresentativi del territorio da cui partire alla scoperta delle innumerevoli bellezze civiche e naturali che punteggiano il Salento: area geografica nel sud della Puglia con gioielli di architettura barocca e fertili pianure di ulivi, vitigni e fichi a lambire i lunghi arenili di sabbia bianca adagiati sulle cristalline acque del versante ionico. L’insieme di attrattive culturali e paesaggistiche compone un mosaico di entusiasmanti itinerari per una vacanza all’insegna di gusto, relax e piacere della scoperta, che in quel di Manduria, può iniziare visitando le vestigia passate partendo dalle mura megalitiche del parco archeologico prima di “perdersi” nei vicoli del centro storico. Dedalo di viuzze dalla grande atmosfera - dopo aver attraversato il ghetto ebraico di epoca medievale - il viandante è condotto verso la Chiesa Madre del XV secolo con frontone cuspidato, alla Torre dell’Orologio ed infine all’aristocratico Palazzo Imperiale Filotico.

Altrettanto radicata nei secoli e nella storia di Manduria è l’evoluzione del Primitivo: vitigno a bacca rossa originario dalla Dalmazia il cui nome è legato alla precoce maturazione di una varietà caratterizzata dall’elevato grado alcolico e da sfumature aromatiche che donano al vino un gusto intenso, vellutato e fruttato. Le coltivazioni ad alberello riflettono le antiche eredità del passaggio ellenico nel tacco d’Italia, mentre la Denominazione d’Origine Controllata istituita nel 1974, ne circoscrive la produzione all’interno dei territori comunali di Taranto e Brindisi. Se per molto tempo il Primitivo è stato considerato vino da taglio, nelle ultime decadi il lavoro dei viticoltori più scrupolosi tra Manduria, Sava e Lizzano ha privilegiato la finezza a scapito della resa; scelta incentrata sulla qualità che assieme alle attività del Consorzio di Tutela ha contribuito alla maggior diffusione ed apprezzamento di un prodotto che nelle sue migliori espressioni, gode di grande struttura, persistenza ed eleganza.

Hero image ristorante Casamatta ©Michelin

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