Ristoranti 1 minuto 19 febbraio 2020

Zero, Milano: tra i migliori sushi d’Italia

Si avvicina ai quindici anni di attività il ristorante Zero Milano; piatto de la guida MICHELIN in corso Magenta che punta a diventare uno dei migliori sushi d’Italia.

Ambizioso traguardo di una convincente insegna con succursale recentemente aperta a Tokyo, e strettamente correlato alla maestria e disciplina di chef Hida-Hidekazu Shinohara: adesso supportato nella sua opera culinaria da altri due bravissimi cuochi dal Sol Levante.
Una volta varcato l’ingresso la composizione di tavoli d’ambra, onice alle pareti e luci soffuse preparano l’ospite all’estetica raffinatezza del menu. Suddiviso tra piatti tradizionali e creazioni contemporanee che trovano il loro punto di contatto in esecuzioni perfette e nella proverbiale precisione nipponica nell’arte del taglio. Per chi volesse ammirare “la destrezza dei cuochi” e l’impeccabile lavorazione della materia prima, i pochi posti nel classico bancone offrono una prospettiva privilegiata sulla creazione di nigiri, hosomaki e uramaki. A loro volta elevati dall’utilizzo di tartufo, caviale, finocchio, grissino torinese.
Il carpaccio di tonno condito con foie gras e fichi è un altro piatto emblematico della visione gastronomica di Zero Milano. Risorsa a gestione italiana con chef nipponico il cui stile squisitamente giapponese, è “offerto in purezza” oppure sapientemente abbinato ad ingredienti dal resto del mondo e sapori occidentali. Filosofia ad aggiungere gusti e originalità a sushi e rolls in variazione arcobaleno, angus beef oppure con anguilla e avocado.

Il medesimo approccio è riservato a Cirashi e Donburi; in pratica una base di riso al vapore condito con sesamo sul quale gli chef dispongono verdure o vari tipi di carne o pesce. L’offerta include sashimi, ottime tartare, i proverbiali carpacci 007 (di branzino, di tonno oppure di gambero rosso e gambero dolce) accompagnati dalla salsa ad alta temperatura ed un’ampia scelta di piatti caldi (pesci al vapore, gamberi in tempura, teriyaki, merluzzo nero). E come da note degli ispettori MICHELIN, l’approccio “zero compromessi su cucina e qualità” risulta evidente in ogni singola proposta fino al dolce epilogo a base di mochi e fruttini.

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