“A volte, nel grande classico del periodo sciistico tra sport e piacere d’andare in ristoranti tipici, ci s’imbatte in piccole perle” recitano le note private degli ispettori riferendosi all’insegna lungo la strada per Sestrière. Luogo di abbinamenti coraggiosi, ma equilibrati con tanto gusto estetico e servizio sempre all’altezza della situazione, grazie all’impegno degli appassionati titolari: una coppia di giovani autodidatti che ha deciso d’investire a casa propria seguendo istinto e passione.
“Lo chef Martino (Leone) saprà sicuramente sorprendervi - proseguono gli ispettori MICHELIN – mentre per il vino seguite i consigli di Chiara che saprà suggerire anche abbinamenti meno usuali a base di birra o sake”. L’eclettica mescita segue la filosofia gastronomica di un menu incline alle sperimentazioni tra cotture a ultrasuoni, giochi di parole ed una pletora d’ingredienti locali e mondiali ben amalgamati nelle varie proposte: animelle tandoori, verbena e barbabietola; fagotti di anatra, caviale di chiocciola e shitake; tagliolini di soia bolliti nel granchio, cozze, emulsione di ostriche e lattuga di mare; diaframma di manzo; testacoda di astice. Un mix di Oriente, Mediterraneo ed Alpi per una fusion dal respiro multiculturale dagli antipasti al dessert di fois gras, amaretto, mandorle e ciliegia. Percorsi fuori dall’ordinario come da volontà dei titolari senza però rinunciare alle suggestioni della cena in alta quota: gelo fuori, ardore della legna vicina ai tavoli, calorie da recuperare dopo una giornata sui pendii attorno a Sauze di Cesana. Migliaia di calorie per chi ai convenzionali comprensori, avrà scelto la neve fresca da sci alpinisti della Chalmettes – Rollieres. Un’avventura all’aria tersa in scenari di boschi e rocce alpine per arrivare a cena dal RistoranTino & Co con l’appetito degli sportivi.
