Tre realtà diverse nello stile sia estetico che culinario ma tutte accomunate dal piacere verso ricerca e qualità al servizio di piatti gustosi, genuini e raffinati. Tre aggettivi che ben definiscono le proposte dei menu in costante avvicendamento stagionale e ricchi di omaggi alla tradizione romanesca (carbonara e amatriciana, coratella di agnello e buccia di limone, saltimbocca di polpetta, animelle impanate) ideati dallo chef italo danese Tommaso Pennestri. Il quale, assieme alla sommelier argentina Valeria Payero responsabile della sala, ha conquistato il Bib Gourmand per la trattoria contemporanea in zona Ostiense divenuta in breve tempo uno degli indirizzi più apprezzati dal capriccioso ed esigente pubblico della città eterna. Che per altri motivi si è subito affezionato ai delicati sapori di mare del ristorante Acciuga nel quartiere Prati.“Locale nuovo, lindo e accogliente – scrivono gli ispettori MICHELIN – dove il giovane Federico Delmonte propone piatti di pesce sostenibile valorizzato appieno dalle preparazioni”. Originario di Fano, il giovane chef acquista solo ed esclusivamente da piccoli pescherecci operativi nel Tirreno e Mar Adriatico offrendo ai commensali una scelta ridotta ma nel contempo altamente identitaria come suggerito dal carpaccio di cefalo crudo con olio di nocciole, asparagi sotto’aceto e tartufo nero e dagli appetitosi passatelli al sugo di murici.
Il ristorante Zia è invece l’inedita tappa gourmet nella vivace Trastevere ad opera di Antonio Ziantoni; talentuoso virgulto con trascorsi professionali dal bistellato Il Pagliaccio che nella sua prima avventura in solitaria a Via Goffredo Mameli “ha scelto di portare in tavola i migliori prodotti del Bel Paese” spaziando da eccellenti paste ripiene come i ravioli del plin con blue e cipolla all’esemplare cottura del piccione.