Ristoranti 1 minuto 05 ottobre 2020

Pura ricerca: la Madonnina del Pescatore di Senigallia

L’incessante creatività ed il profondo studio verso tecniche di cottura, ingredienti e presentazioni sono elementi portanti nell’idea di cucina di Moreno Cedroni: chef patron del due stelle MICHELIN La Madonnina del Pescatore ubicato sul lungomare di Marzocca.

Se la posizione del ristorante a pochi chilometri da Senigallia risulta defilata e discreta al pari della sobrietà dei moderni interni, le intuizioni culinarie di Cedroni producono un “eco che si sente in altri mari” scrivono gli ispettori de la Guida MICHELIN riferendosi all’intrigante scelta tra ricette collaudate, creazioni più recenti e molti piatti che partendo dall’Adriatico, han fatto la storia della cucina italiana: Ricordo di un viaggio in Vietnam - Ostrica mangia e bevi - Ermo colle, baccalà, salsa di friggitelli e quinoa agrodolce. Ad oltre trent’anni dagli esordi (La Madonnina ha aperto i battenti nel 1984 e ottenuto il primo macaron nel 1995), il genio di Cedroni è ben lontano dall’esaurirsi ed il suo laboratorio gastronomico di eccellenze ittiche in costante aggiornamento. L’ultimo innesto in ambito ricerca&sviluppo è un giovane neolaureato in chimica che svolge la sua opera nel tunnel; reparto della cucina particolarmente caro allo chef senigalliese che nell’estate 2020 ha lavorato sulla frollatura e maturazione dei pesci. Altro inedito tecnico è la realizzazione di un piatto in cera d’api per un dolce dedicato all’insetto (fondamentale per ogni eco sistema) produttore di miele.

Gli appunti privati degli ispettori MICHELIN utilizzano la parola “conturbante” per definire alcune delle ricette messe a punto dal maestro Cedroni suggerendo di assaggiarle sia al bistellato La Madonnina del Pescatore (con l’amabile signora Mariella, moglie dello chef, a gestire le operazioni di sala) che al Clandestino susci bar adagiato s’uno degli arenili più belli della Riviera del Conero. Seppur con atmosfere, panorami e scelte estetiche differenti, il celebre ristorante di Marzocca e l’esperienza pieds dans l’eau di Portonovo sono indirizzi emblematici di una visione culinaria sui generis scandita da un’innata sensibilità creativa supportata da capacità tecniche ai vertici del settore.

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