Ristoranti 1 minuto 29 novembre 2019

Guida Michelin Italia 2020 - Milano e Roma, nuove stelle

Nell’eterno confronto tra i diversi modi d’intendere gli spazi urbani e la vita, le tre stelle assegnate a Milano contro l’unico macaron per Roma offrono una prospettiva gastronomica su tendenze e momento storico di entrambe le città.

Ed oggi, il dinamismo di quella meneghina coincide con il parterre internazionale, eclettico e alto spendente. Profili adatti al lancio di format ibizenchi come IT Milano che sin dall’arrivo a Via Fori Chiari nell’Aprile scorso, riempie ogni sera i suoi 120 coperti con “una clientela elegantissima”. Inusuale per numero di commensali e impostazione festaiola, la cucina mediterranea della nuova stella MICHELIN è indirizzata dal fuoriclasse Gennaro Esposito: «Sono cresciuto con lui– concede lo chef salernitano Aldo Ritrovato – assieme cerchiamo di dare valore alla materia prima senza troppe manipolazioni e di codificare le ricette per far partire altri progetti futuri».
A tenere alto l’onore dell’alta ristorazione capitolina, c’è un altro chef di origini campane che a pochi mesi dall’apertura ha portato l’ambito riconoscimento all’Idylio by Apreda; nuova insegna “trendy e moderna” al pian terreno del The Pantheon Iconic Hotel: «Dopo quindici anni nello stesso posto (Hotel Hassler) avevo bisogno di nuovi stimoli; cambiare nella vita è importante e con la nuova proprietà si è subito instaurato un rapporto di stima e fiducia – racconta Francesco Apreda – da qui la scelta del nome e la farfalla come simbolo di libertà». L’impronta personale di Apreda e le suggestioni orientali della cucina d’Idylio, riflettono le visioni cosmopolite del quarantacinquenne: «Ho trent’anni di esperienza ai fornelli e questa nuova avventura mi ha finalmente messo nelle giuste condizioni per esprimere al meglio i miei pensieri e lavorare con serenità».


Tornando al capoluogo lombardo la prima stella del ristorante L’Alchimia, certifica potenzialità e talento di Andrea Puleio: Classe 1989, vincitore del premio speciale dedicato al giovane chef dell’anno 2020 e secondo le note ispettori MICHELIN, autore di “una cucina d’impatto, dove regna un certo minimalismo controbilanciato dalla massima attenzione nella selezione delle materie prime”.


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