In viaggio 1 minuto 18 settembre 2020

San Pantaleo: il lato silenzioso della Costa Smeralda

Avvolto dal massiccio di Cugnana con le monumentali pietre che caratterizzano il territorio a circoscriverne i confini, la piccola frazione di San Pantaleo è uno dei nuclei urbani più affascinanti della Sardegna con ottime soste della Guida MICHELIN a pochi chilometri di strada sterrata dal centro abitato.

Popolato da artisti, ceramisti, creativi, cultori del silenzio ed apprezzabile oasi di quiete nel cuore verde della Costa Smeralda, la relativamente giovane storia di San Pantaleo risale all’Ottocento quando il paese inizia a svilupparsi orizzontalmente attorno ad uno stazzo gallurese copiandone la funzionale semplicità architettonica (casa in pietra o granito s’un unico livello progettate per essere fresche d’estate e non troppo fredde durante l’inverno). Quando a fine secolo la chiesa campestre locale diventa parrocchia, il borgo inizia ad assumere la sua conformazione attuale espandendosi - senza comunque mai oltrepassare gli ottocento abitanti - attorno all’edificio religioso tra pavimentazioni piastrellate, cespugli in fiore, intimi caffè di charme, gallerie d’arte e curate abitazioni con pergolati piuttosto inusuali per l’isola.

Vagamente bohémien, incline alla raffinatezza sotto traccia, rimosso dalla mondanità della costa e profondamente legato al valore di un’eccelsa scuola artigiana (impiegati anche dai più celebri indirizzi della zona come il Cala di Volpe, a Luxury Collection Hotel) specializzata nella lavorazione di ginepro e ferro, San Pantaleo incanta il viandante con un fascino discreto ed un particolare magnetismo legato alla splendido paesaggio che lo nasconde alla vista sino all’arrivo. Quando seduti nella piazzetta principale, si riescono a contemplare le fantasiose figure in pietra dalle cime di Lu Fraili, Sant’Andria e Balbacana che nel loro insieme, formano una corona di rocce scolpite dagli elementi sul paese. Per raggiungere San Pantaleo da Olbia, Arzachena o Porto Cervo è sufficiente percorrere una delle scenografiche strade provinciali immerse nella macchia mediterranea e per chi volesse pernottare nei dintorni, il soggiorno da non perdere è negli stazzi del Relais & Chateaux Petra Segreta Resort e Spa con annesso il ristorante Fuoco Sacro: indirizzo gourmet e piatto de La Guida MICHELIN affacciato sui panorami montani e costieri che hanno consegnato quest’angolo di Sardegna, tra le destinazioni più ambite dal turismo sin dagli anni Sessanta.

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