Il Colmetto – Rodengo Saiano BS
“Dalla terra al piatto: autoproduzione, sostenibilità e ricerca” potrebbe costituire l’ideale slogan di questa poliedrica realtà situata in Franciacorta. È qui che l’azienda agricola alleva capre, asini e maiali, producendo quasi totalmente le materie prime che verranno poi utilizzate in cucina (con predilezione per i vegetali!), seguendo i principi della sostenibilità, nonché della stagionalità. Particolare attenzione viene riservata all’uso integrale di ogni elemento, riducendo al massimo gli scarti nell'intento di dare totale dignità ad ogni singola materia prima, ricavando sapori interessanti anche laddove sembrano assenti.
La brigata di cucina è capitanata da Riccardo Scalvinoni, cuoco quarantenne di radici bresciane. L’esperienza dello chef, che proviene da una famiglia di fornai, ha avuto uno snodo fondamentale nell’incontro con Pier Giorgio Parini presso la cucina dell’Osteria del Povero Diavolo a Torriana, sviluppando un gusto contemporaneo che ricorda una certa linea gastronomica tipica dei paesi nordici nel trattamento della materia prima, come nella preparazione delle salse, nonché nella costruzione dei sapori che compongono i piatti.
Filo – Lezzeno CO
Arroccato sulle rive del Lago di Como, il Filario Hotel & Residence vanta al suo interno un ristorante gourmet dalla cucina meticolosa, raffinata e sorprendente. Al Ristorante Filo si predilige il pesce di mare, mood che aggiunge un altro forte elemento di differenziazione nel territorio: l’obiettivo è infatti quello di portare in riva al lago i sapori e i profumi del Mediterraneo.
Lo chef Alessandro Parisi ama cucinare in modo particolare antipasti – dalla palamita marinata, guazzetto di pomodori a crudo, capperi di Pantelleria e olive taggiasche all’insalata di calamaro in quattro consistenze - e dessert – dal cioccolato bianco, cedro e basilico al fior di latte, liquirizia e lamponi - sostenendo che “iniziare bene un pasto e terminarlo ancora meglio è la cosa più importante che ci sia”. Detto ciò, tra primi e secondi c’è solo l’imbarazzo della scelta; il menu segue il ritmo delle stagioni e l’ospite oltre alla carta può scegliere un’opzione degustazione per accertarsi di quante squisitezze il bravo Alessandro sia capace.
Portanova – Urbino PU
La struttura che accoglie il ristorante è perfettamente integrata nel contesto del centro storico: quattro nicchie a mattoncini si aprono dal cuore del locale attraverso un arco alto diversi metri ed ospitano due tavoli da coppia estremamente riservati, nonché la cantina. La sala principale, nella quale è presente la cucina a vista, sfoggia un mood moderno in cui prevalgono legno e ferro a richiamare uno stile industriale, integrandosi comunque a meraviglia con la parte più antica sullo sfondo.
La linea gastronomica si radica nel territorio marchigiano, dove lo chef-patron Giuseppe Portanova è nato, diventando punto di partenza per la scelta dei prodotti, ma lasciandosi tuttavia influenzare da Toscana (regione d’origine della mamma), Campania e Lazio (per via del papà), nonché dalla Sardegna (che ha dato i natali alla moglie). Le esperienze di vita permeano a 360 gradi la cucina: viaggi, letture, resoconti di usanze popolari sono il carburante per la stesura dei menu. Un imperdibile secondo l’Ispettore? Tagliatelle al ragù di pecora!
Giano – Roma RM
Il ristorante Giano deve il nome all’enigmatico dio romano che guarda al passato e al futuro simultaneamente, e con esso condivide i concetti che ispirano la filosofia di W Rome, il prestigioso hotel all’interno del quale si trova.
Il suo menu è diretta espressione dello chef Ciccio Sultano. Una profonda venerazione per la sua terra, la Sicilia, dà origine a sapori forti ed eleganti, anche se internazionali. Catalizzando l'epica narrativa dell'isola, Ciccio e l’executive chef Nicola Zamperetti lavorano partendo da un mix di influenze cosmopolite, dal classico italiano, all'arabo, allo spagnolo. Ogni piatto di pasta è fresco e fatto a mano con semola di grano italiano, l’aggiunta di un filo d’olio siciliano e un pizzico di sale, la triade firma dell’inconfondibile stile di Sultano, mentre il piatto signature “Spaghetti taratà con bottarga di tonno rosso, salsa di limone e carpaccio di cernia” è indubbiamente un must have!
Hero image: Spaghetto burro bottarga di capra - Il Colmetto
Entrano, inoltre, a fare parte della selezione:
Bar à Fromage - Cogne
Innocenti Wine Experiences -Poggibonsi
Casa della Rocca - Dolcedo
Poldo e Gianna Osteria - Roma
z' Makanà Stubu - Macugnaga
Cucine Nervi - Gattinara
Fàula - Cerretto Langhe
Marotta - Squille
Osteria Sant'Andrea - Brazzacco
Osteria Didù - Imperia
La Locanda di Fabio e Vale - Offanengo
Il Frantoio - Colle di Val d'Elsa
Osmosi - Montepulciano