Sembra uno slogan, ma è la realtà perché in un’ottica di consumo responsabile e consapevole, la soluzione e-commerce consente di portare nella propria tavola ingredienti da campi, valli e colture limitrofe all’area urbana in cui viviamo. Per chi non può raggiungere i mercati presidiati da coltivatori diretti di frutta, ortaggi, pane e cereali - che nella sfera dell’agricoltura biologica a Roma, Milano, Torino, Napoli ed altre grandi città tendono a riunirsi una sola volta alla settimana – il servizio è un’ importante conquista. Al tempo stesso, il piacere di recarsi in luoghi fisici come la “Città dell’Altra Economia” al Testaccio oppure il mercato Mangiasano di Piazza Gramsci per vedere, annusare e toccare il prodotto fresco - magari ancora coperto di terriccio e con qualche bruco nel fogliame - resta insostituibile ed è spesso anche la soluzione ottimale per spendere meno e nutrirsi meglio.
Ciò detto, è importante sottolineare come l’esigenze dei tempi dettate da restrizioni alla mobilità, abbiano accelerato non poco gli epocali cambiamenti già in atto aprendo così a nuove economie di scala e possibilità logistiche. Oggi simili agorà gastronomiche (con miele da piccoli apicoltori, panificazioni da grani antichi, oli EVO di cultivar regionali, vini biodinamici, succhi non filtrati oltre che verdure da orti bio) sono infatti disponibili nell’universo on-line via negozi virtuali o App. Ce ne sono a decine; con vendite al chilo oppure a cesti o scatoloni riempiti secondo la raccolta settimanale di frutta e verdura. Per trovare la piattaforma più adatta e vicina al proprio domicilio, è sufficiente digitare ortaggi e prodotti biologici (più la città dove si abita) in qualunque motore di ricerca, sfogliare il catalogo, selezionare la preferenza e attendere la consegna a domicilio. Se attuato in raggi chilometrici ridotti tra produzione e consumo, magari aggregando più ordini a spedizione, l’e-commerce locale (o regionale) presenta vantaggi per tutta la micro-filiera coinvolta minimizzando anche l’impatto ambientale del trasporto.
Il commercio via smartphone non è comunque l’unica opzione per alimentare la filiera territoriale senza alzarsi dal divano. Molti banchi dei mercati rionali e biologici (oltre che pasticcerie, gastronomi e forni) sono organizzati per la consegna diretta oppure si appoggiano a siti di delivery locale (e non solo) che distribuiranno le loro materie prime biologiche nei vari codici postali cittadini. Se attuate con i crismi della sostenibilità nei reparti trasporto e genuinità del prodotto offerto, l’e-commerce ha una valenza pratica, economica e socialmente utile: riduce la distanza tra zone agricole e centri storici, permette di utilizzare ingredienti freschi e sani in cucina, acuisce la consapevolezza alimentare ed aggrega tante piccole eccellenze che forse, da sole, non riuscirebbero a raggiungere altrettanti clienti.
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