Michelin Guide Ceremony 3 minuti 15 novembre 2024

Stelle del sud: i nuovi fari della gastronomia meridionale dai territori partenopei alla Sicilia

La Guida Michelin aggiunge 6 nuove stelle alla mappa gastronomica del sud Italia dai territori partenopei alla Sicilia

Se la croce del sud è un faro dell’emisfero australe, le sei nuove stelle MICHELIN del meridione italiano distribuite tra i territori partenopei fino alla costa orientale della Sicilia passando per le regioni nel tacco e nella punta della penisola, stanno illuminando le aree geografiche di appartenenza attraverso golosi menù che abbinano i freschi, fragranti e salubri ingredienti della dieta mediterranea, con tecniche dell’alta cucina ed intuizioni personalizzate.

Il nostro viaggio alla scoperta delle insegne del sud Italia premiate con un macaron durante la 70esima cerimonia di presentazione della guida rossa, inizia dal ristorante Dissapore di Andrea Catalano. “Autore di una squisita cucina pugliese” scrivono gli ispettori, l’insegna dello chef sorge nel dedalo di stradine che serpeggiano nel centro di Carovigno. “Sono felice perché non mi aspettavo di ricevere la stella quest’anno ma sicuramente, seguire la regola del miglioramento quotidiano con dedizione costante e duro lavoro mi ha aiutato ad ottenere il riconoscimento”.

Entrato per gioco in cucina all’età di 10 anni e da quel dì sempre coinvolto con fornelli e ricette, il figlio d’arte Catalano racconta di puntare s’un fine dining semplice, vivace e leggibile che trova espressione in creazioni eclettiche e colorate come il risotto con burro, alici, soia, tartara di pesce locale e formaggi dei poveri, come nell’irriverente piatto chiamato “l’inganno perfetto”. “Trattasi di un’ostrica dove si mangia anche il guscio che è perfettamente ricostruito” spiega Catalano prima di raccontarci la sua interpretazione dell’alta cucina: “Ritengo che un’esperienza culinaria caratterizzata da stile ed eleganza, possa comunque essere rilassata ed a suo modo informale, in modo da mettere a proprio agio gli ospiti”.


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Dissapore di Andrea Catalano - Francioso Studios
Dissapore di Andrea Catalano - Francioso Studios

Secondo Dalila Grillo, anch’essa figlia di ristoratori e chef di Vineria Modi di Taormina, il fine dining è un'esperienza visiva in primis ed olfattiva poi in cui “noi cuochi dobbiamo trasformare in realtà, le aspettative di chi siede a tavola". Il ristorante della Grillo si trova nel centro storico di Taormina e con il fratello Ettore ad occuparsi del servizio di sala, la chef catanese può concentrarsi sul “proporre menù creativi ed elaborati che si destreggiano tra richiami siciliani e non solo”.

La mia cucina contemporanea si rivolge ad un pubblico internazionale è l'insieme di esperienze, ricordi, emozioni e territorio. In merito al riconoscimento, dico che abbiamo lavorato tanto per raggiungerlo anche se poi la stella è arrivata inaspettata, regalandoci un enorme soddisfazione”. Come molti dei suoi colleghi, chef Grillo puntualizza che per avere successo nella professione, valori quali costanza, dedizione, umiltà e passione sono indispensabili. “Altrettanto importante è essere bene organizzati, precisi e puntuali con una rigida tabella di marcia" avverte.

Figlia di una ristoratrice con susseguente formazione all’alberghiero e quindi presso prestigiosi ristoranti tri-stellati tra cui il Duomo di Enrico Crippa, Dalila Grillo trascorreva le giornate dopo scuola al locale di famiglia “annusando ed assaggiando prelibatezze che mi hanno resa sempre più incuriosita da questo mondo. Da papà che era un ceramista e pittore di quadri, ho invece ereditato le doti artistiche e creative poi espressa dalle mie ricette più apprezzate dai clienti come ad esempio i bottoni al ripieno di cacio cavallo ragusano e ragù d'agnello tagliato a coltello; un piatto che non leverò mai dal menù di Vineria Modì”.

Vineria Modì
Vineria Modì
La ricetta che secondo Luca Abruzzino - titolare e chef del ristorante Abruzzino Oltre di Lamezia Terme - definisce al meglio il suo approccio culinario è il dessert pane, olio e zucchero. “Parliamo di un piatto apparentemente semplice con ingredienti poveri che racconta la storia della mia infanzia, eseguito con ricerca, tecnica ed ovviamente gusto”. Collocato al primo piano di uno storico palazzo del centro città inclusivo di sei raffinate camere, Abruzzino Oltre conta appena cinque tavoli (tutti di forma ellissoidale) e secondo le note degli ispettori MICHELIN, il menù a sorpresa alterna tante piccole portate legate da un filo rosso di fantasia, competenza ed amore per la propria terra. “La mia passione per la cucina è sbocciata quando ero all’università e mio padre mi chiese di tornare in Calabria per dargli una mano al ristorante. Mi ero ripromesso di non ripercorrere le orme paterne scoraggiato dai grandi sacrifici necessari ma da quel rientro a casa in avanti, non sono più uscito dalla cucina e nel corso del tempo ho poi messo a punto proposte istintive e gustose, che valorizzano la materia prima”.

In merito al primo macaron, lo chef concede che il riconoscimento MICHELIN fosse uno dei suoi obbiettivi inziali “anche se non ci aspettavamo di raggiungerlo così presto. Credo ci abbia aiutato molto lavorare con dedizione ed impegno, sempre nell’ottica di un miglioramento continuo. Al tempo stesso – conclude Abruzzino – siamo riusciti ad assecondare e captare l’approccio all’alta cucina da parte degli ospiti. Le tendenze cambiano ed in questo momento, la scelta della clientela sembra essere orientata verso ristoranti meno formali. I nuovi chef sono dunque meno propensi ad osare e più inclini a proporre una cucina sempre di ricerca, ma che risulti nel contempo più semplice e comprensibile”.

Abbruzzino Oltre - Blasetti
Abbruzzino Oltre - Blasetti

A completare la mappa dei nuovi macaron del sud Italia, c’è infine il tris d’insegne ubicate nel Golfo di Napoli (Don Alfonso 1890 e O Me O Il Mare di Gragnano) e nella Costiera Amalfitana dove la stella MICHELIN splende sul ristorante Volta del Fluenti guidato dallo chef Michele De Blasio.

Don Alfonso 1890 - Scatà
Don Alfonso 1890 - Scatà
O Me O Il Mare - Mollo
O Me O Il Mare - Mollo
Volta del Fuenti by Michele De Blasio - A. Alaimo
Volta del Fuenti by Michele De Blasio - A. Alaimo


In copertina: O Me O Il Mare, Stefano Mileto


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