La rotta di collegamento del nostro itinerario volge a Occidente e l’ideale incipit del percorso si materializza con la scoperta dei ristoranti Retroscena e L’Arcade. Forti dei riconoscimenti ottenuti dalla Guida MICHELIN, entrambe le insegne hanno dato ulteriore lustro gastronomico alle Marche e inserito Porto San Giorgio tra le mete culinarie del Bel Paese. “Sono anni che lavoriamo duramente e con costanza – spiegano all'unisono i due amici e chef (con trascorsi formativi tri-stellati) Richard Abouzaki e Pierpaolo Ferraguti – e la filosofia di Retroscena è far vivere ai nostri clienti un’esperienza di cucina contemporanea diversa dal solito, in cui preferiamo togliere piuttosto che aggiungere, in modo da ridurre i grassi e concentrare i sapori”.
Dal ristorante nei pressi del teatro comunale a L’Arcade la distanza è di appena un chilometro e il locale adiacente al lungo arenile ha trovato nel ventitreenne di origini moscovite Nikita Sergei (il più giovane stellato della selezione italiana 2022) un brillante e motivato interprete: “Sono venuto a Porto San Giorgio da turista ed è diventata casa; questo incredibile riconoscimento mi rende felicissimo e con la stella all'ingresso posso portare il nome della mia cittadina d’adozione nel mondo”. Solare e straripante di gioia, lo chef si definisce "un cuoco di cucina italiana al 100%, che ama arricchire i piatti della dieta mediterranea con gusti e abitudini provenienti da entrambe le tradizioni acquisite durante l’infanzia. Ho sempre approcciato il mestiere con grande entusiasmo e tenacia e penso che la Guida MICHELIN abbia notato queste caratteristiche”.
Lasciate le terre a sud del Conero e valicati i Monti Sibillini, l’Umbria accoglie il viaggiatore con alture tappezzate di boschi, valli intagliate da corsi d’acqua e magnifici borghi come Spello e Assisi. Quest’ultime due imperdibili tappe rappresentano un preludio ai percorsi gastronomici firmati dallo chef Marco Lagrimino del ristorante L’Acciuga. L’insegna in località Castiglione Teverina è la terza stella MICHELIN della regione e le note degli Ispettori sottolineano come i piatti in carta “esprimano un'incantevole sintesi tra le esperienze internazionali del cuoco ed i diversi ingredienti locali”. Secondo lo chef Lagrimino “l’Umbria ha molto bisogno di realtà giovani e di offerte gastronomiche dai contenuti più attuali. Valorizzare al meglio le nostre materie prime eccezionali è un modo per dare risalto al nostro splendido territorio."
Splendidi sono i paesaggi toscani a nord del Lago Trasimeno, in cui lo chef Luca Fracassi del nuovo stellato Octavin di Arezzo ha scelto la strada di un solo menu degustazione “per raccontare agli ospiti la storia di ciò che circonda l’insegna. Ho scelto di aprire il mio ristorante tre anni fa nella mia città natale e la prima stella MICHELIN mi riempie di orgoglio, perché oltre all'immenso piacere di riceverla, penso che la guida abbia riconosciuto la libertà di un pensiero gastronomico scisso da filoni, tendenze e correnti”.
Originalità, capacità tecniche e una profonda conoscenza dei prodotti dell’Agro Pontino sono tratti distintivi di Mater1apr1ma, in località Pontinia. L’unica nuova stella laziale rappresenta l’epilogo del nostro viaggio dall'Adriatico al Tirreno e il riconoscimento ottenuto da Fabio Verrelli D'Amico fungerà da ulteriore trampolino di lancio per il talentuoso chef, che al seguito della cerimonia ci ha raccontato con occhi brillanti ed entusiasti i tratti salienti dei suoi percorsi culinari ispirati dalla terra in cui opera: “Posso contare su ingredienti eccellenti provenienti da orti, colline e mare; siamo a quindici chilometri dalla spiaggia ma anche vicini alle montagne. Nei miei piatti dedico particolari attenzioni al mondo dei vegetali e il pubblico locale, che fino ad oggi ha rappresentato la maggioranza degli avventori, ha accolto la mia idea di cucina con entusiasmo e soddisfazione”.