Ristoranti 1 minuto 21 settembre 2020

Ragusa: I Banchi di Ciccio Sultano

Affiancare format gastronomici casual alla propria insegna stellata, è un’affermata tendenza della ristorazione contemporanea perpetrata in tutte le latitudini e da sempre più chef.

Tra cui Ciccio Sultano con I Banchi: locale ubicato nelle ex-stalle del seicentesco Palazzo Quattro di Ragusa Ibla.
Definito “cool, agile e moderno” dalle note private degli ispettori de La Guida MICHELIN Italia, la poliedrica offerta culinaria dell’indirizzo spazia dalla panificazione alla pasticceria passando per la possibilità di acquistare prodotti alimentari siciliani di ottima fattura. Le stesse di materie prime regionali - frutto di un metodico processo di selezione facilitato dalla capillare conoscenza dell’eccellenze territoriali da parte dello chef – verranno poi ulteriormente elevate da una cucina di “spunti moderni coadiuvati dall’accurata elaborazione dei piatti della tradizione”. Con l’aggiunta di pizze nel turno serale.
Ulteriore indizio di come il format nasca per presidiare molteplici desideri gourmet in ogni momento della giornata. A partire, logicamente, dalla colazione a base di lievitati d’autore, dolci dalla Trinacria, biscotti d’antichi grani autoctoni (come il Perciasacchi e Maiorca) tagliate di frutta fresca, granite di mandorle, arancini e appetitosi panini.

Chi cerca un rapido ma gustoso spuntino preparato con ingredienti di qualità, può invece optare per la tipica Scaccia ragusana farcita con melanzane e pomodoro oppure con trito di manzo e piselli. Se sala da tè e la selezione di cocktail (sia virgin che alcolici) rappresentano ulteriori ramificazioni del progetto I Banchi, l’esperienza clou all’interno dell’affascinante edificio commissionato dal Duca Arezzi di San Filippo, arriva con la sequenza di personali ricette ideate dallo chef di origini torinesi: Cicala, cipollotto, olio e peperoncino; insalata di mare e fava cottora; raviolo di verdure amaricanti con ristretto di gallina e porcini; pesce spada abbuttunato; maialino nero dei Nebrodi. E per concludere il pasto con altrettanta bontà e raffinatezza il reparto patisserie della contemporanea insegna nel cuore del barocco ragusano, suggerisce castagne, cioccolato e mosto d’uva; savarin di babbà con fragole e vaniglia; cannolo di ricotta vaccina, mandorle pizzuta e arancia.

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