Eccellenze geografiche e sensoriali valorizzate dall’energico titolare Antonio Mellino grazie all’inesauribile capacità nel declinare la grande arte dei monzù appresa da mamma Flora in percorsi gastronomici fantasiosi, innovativi, ma sempre ispirati alle memorie del luogo: a Nerano indissolubilmente legate ad orti, prelibatezze del Mare Nostrum ed ovviamente ai mitici spaghetti con le zucchine nati negli anni’50 in una piccola trattoria sulla spiaggia. Ricetta rivisitata dai Quattro Passi utilizzando le linguine (più altri piccoli segreti) e secondo gli ispettori MICHELIN, uno dei piatti da non perdere assieme al fritto di pesce, verdure in tempura e babà. Tributi alla tradizione scanditi da “una nuova grammatica” senza mai dimenticare – come puntualizzato dallo stesso Mellino alla guida rossa - «che un cuoco deve essere prima di tutto testimone di storia e cultura del territorio di provenienza».
Nel caso del bi-stellato Quattro Passi - risorsa nata nel 1983 come ristorante-pizzeria ed oggi tra le insegne più romantiche e rilevanti di una zona dalla sensazionale sensibilità culinaria - la missione dello chef trova un tanto prezioso quanto decisivo contributo al successo nell’impegno della moglie Rita, da sempre al suo fianco, e dei figli Fabrizio e Raffaele. Sostegni di energia e serenità per continuare, lato cucina, con un work in progress d’incessanti novità quali spaghetto ricci e gianduia; triglia, raviolini di spinaci, arancia e rosmarino; tonno scottato con melanzana ripiena. Abbinamenti eseguiti con materie prime genuine ed accuratamente selezionate che sintetizzano - con tecnica, pensiero e poesia - i ricordi d’infanzia tra le ricette di recupero dei pescatori, i piatti della nobiltà partenopea preparati dalla mamma cuoca nelle aristocratiche dimore della Penisola Sorrentina ed i profumi da Punta Campanella ai Monti Lattari passando per uliveti, vitigni e agrumeti a strapiombo sul mare.