Gli stessi in cui nella prima metà del XIX secolo, abitò il conte Camillo Benso. Presenza ad enfatizzare il forte senso della storia percepibile prima dall’esterno, poi negli spazi comuni e quindi durante l’attento servizio. Svolto con eleganza e competenza “in una delle migliori cornici che le Langhe possano offrire”. Parola degli ispettori MICHELIN, i quali definiscono il ristorante stellato dello chef francese nato a Tenda nel 1968, “tappa imprescindibile” per chiunque fosse di passaggio nelle colline patrimonio Unesco a sud di Torino. Zona di rinomate produzioni enologiche e raffinate espressioni gourmand come testimoniano fantasia e qualità degli abbinamenti ideati da Lanteri: Baccalà Giraldo, ceci di Valentino, peperoni di Carmagnola, lime, zenzero; pizzicotti del seiras, creme di erbe spontanee e caffè; tajarin ai trenta tuorli tagliati a mano con burro d’alpeggio e tartufo bianco d’Alba; costolette di agnello in crosta di erbe aromatiche; quaglia farcita; petto d’anatra Duperier laccato alle spezie e miele del Roero.
Creazioni che oltre ad appagare vista, olfatto e palato sottolineano il duplice approccio alla cucina dello chef. Abile nel miscelare metodo e struttura della scuola transalpina, gli apprendimenti acquisiti alla corte di Ducasse, Morrisset, Annie Féolde e le migliori materie prime del territorio, che - osservato dalla privilegiata prospettiva del Castello di Grinzane Cavour sulla sommità dell’omonimo paese risalente al 1200 - alterna bucolici scorci di vitigni come ricami sulle naturali ondulazioni del terreno, fitti boschi di noccioli su più altitudini, borghi panoramici d’impianto medioevale e guardando all’orizzonte, aguzze vette alpine spolverate di neve. La somma tra paesaggi di origini vulcanica, sussurri storici e la fresca cucina stagionale di Lanteri impostata su pochi ingredienti accuratamente selezionati, si traduce in un’esperienza percettiva, visiva e gastronomica di suggestiva piacevolezza tra le stesse torrette quadrate, rotonde e pensili che ad ogni novembre ospitano l’asta mondiale del tartufo bianco d’Alba.