Ristoranti 1 minuto 24 giugno 2020

“Come un primo giorno di… scuola”

Dopo diversi mesi di lockdown, si ricomincia a provare i ristoranti!

Sono stati mesi lunghi e stranianti quelli che dalla primavera 2020 hanno condotto sino a giugno, sino ad oggi.

Il cuore del mestiere appassionante dell’Ispettore pulsa - infatti - sulla strada, cioè nella possibilità di poter girare in Italia, in Europa, nel Mondo alla ricerca di una buona tavola, di un talento in germoglio, della fragranza più sublime che la stagionalità regala a centinaia di ingredienti.

Ora, finalmente, stiamo ripartendo anche noi!

Nel mio caso, ho scelto di iniziare con un locale che ancora non compare in Guida, mettendomi alla ricerca di qualcosa d'interessante che potrà arricchire - con la sua eventuale presenza l’edizione 2021 - della nostra “rossa”. Si tratta dell’Aqua di Torbole-Nago, in Trentino. Una gradevole insegna contemporanea, che tra le diverse sale dispone di una veranda panoramica dal tocco trendy con vista sul bellissimo lago di Garda.

Quando arrivo di fronte all’ingresso, cerco di ricordare il nome con cui ho prenotato, tergiverso qualche secondo, ma con un sorriso abbozzato penso tra me e me: “Ci siamo. Si ricomincia!”
I tavoli sono ben distanziati, il personale indossa la mascherina, igienizzatori si trovano dove devono essere, cioè all’ingresso e di fronte ai bagni, la carta dei vini ed i menu sono consultabili direttamente sul proprio cellulare grazie al sito web del ristorante aggiornatissimo. Mi siedo al tavolo e mi trovo subito a mio agio come già altre centinaia e centinaia di volte. Finalmente mi ritrovo nella piacevole situazione di poter leggere un menu, in questo caso mi presentano una cucina contemporanea, che mostra un preciso stile gastronomico moderno seppur giostrato con due tipologie di ingredienti diversi.
Vi sono alcuni piatti a base di pesce di acqua dolce locale, come la tinca che farcisce i ravioli conditi con crema di prezzemolo e crescione, la sarda di lago che accompagna i tagliolini, il salmerino a sua volta accompagnato da crema di broccolo, topinambur e acciuga, insieme ad ingredienti locali come la pancetta di montagna, il vitello, le patate ed altri piatti - invece - a base di pesce di mare, come nel caso della ricciola in guazzetto con pomodoro, capperi, olive ed accompagnata da buone vongole. Il maître in sala mi spiega che in entrambi i casi, si presta molta attenzione alla qualità e fragranza dei prodotti, ancor più ora che per poter meglio gestire la riapertura si è leggermente ridotta l’ampiezza dell’offerta. In realtà, da cliente, non ci si sente affatto limitati e si ha inoltre una buona disponibilità enoica per accompagnare i piatti scelti, perfino qualche cocktail.

La scelta pare in linea con l’inizio di stagione dell’intera Riva del Garda che sta avvenendo in maniera soft; per adesso pochi alberghi sono già aperti mentre si iniziano ad intravedere alcuni stranieri. In effetti ogni, esercizio sta cercando un proprio modo efficiente per riorganizzarsi e poter gestire al meglio questo primo periodo di riapertura. La qualità è rimasta una priorità per la maggior parte dei protagonisti, ed è la stessa che anche noi Ispettori metteremo - da qui in avanti - per poter chiudere bene quest'annata complicata.

La Guida Michelin è sempre al vostro fianco!



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