In viaggio 1 minuto 14 settembre 2020

Umbria: incantevoli viste, borghi e prelibatezze

Nel suo incantevole susseguirsi di aree collinari ricamate da vitigni autoctoni, borghi medioevali arroccati su alture, fondo valli fluviali e prelibatezze gastronomiche utilizzate da trattorie e ristoranti de la guida MICHELIN, l’Umbria è una regione dai molteplici itinerari tra storia, spiritualità e benessere.

Nel suo incantevole susseguirsi di aree collinari ricamate da vitigni autoctoni, borghi medioevali arroccati su alture, fondo valli fluviali e prelibatezze gastronomiche utilizzate da trattorie e ristoranti de la guida MICHELIN, l’Umbria è una regione dai molteplici itinerari tra storia, spiritualità e benessere.
Uno dei più interessanti collega la cascata delle Marmore in provincia di Terni con Foligno; lu centru de lu munnu nel dialetto locale e cittadina della Giostra della Quintana. A separare le due località ci sono circa settanta chilometri di strada tra boschi, reperti etruschi, opere pubbliche risalenti all’antica Roma mentre a Ferentillo gli Ispettori consigliano di fare una pausa e di provare i “picchiettini” alle erbette e l’uovo alla coque con tartufo presso il Bib Gourmand Piermarini.

La seconda tappa del percorso è Spoleto. Paese di pregevoli estetismi al cospetto della Rocca Albornoziana e Ponte delle Torri con Duomo impreziosito dal ciclo di affreschi di Filippo Lippi. Qui la sosta consigliata è presso il ristorante anch’esso premiato con il Bib Gourmand Il Tempio del Gusto che mantiene fede a ciò che promette il nome in ambienti tradizionali a tinte romantiche. Proseguendo lungo la Via Flaminia, le distese di ulivi attorno a Poreta e le poetiche Fonti del Clitunnno anticipano la visita a Trevi le cui mura medioevali sovrastate da monti appenninici ospitano il Santuario della Madonna delle Lacrime con opere del Perugino. In posizione speculare dalla parte opposta della vallata, ecco spuntare Montefalco. Borgo tra i più belli d’Italia e “ringhiera dell’Umbria” grazie al belvedere con vista alla distanza di Assisi, Spello, Bevagna e Monte Subasio. Montefalco è anche la patria del Sagrantino e dell’omonimo vino rosso. Nella stessa giornata si possono dunque visitare il Complesso museale di San Francesco, pinacoteche, Palazzo del Comune e le aziende vinicole distribuite nel territorio. Attività che trovano ideale epilogo nella struttura di charme evidenziata in rosso da la guida MICHELIN, quel Palazzo Bontadosi in centro storico: “Antichi muri rinascimentali ospitano moderne forme di design” che “accolgono una piccola galleria d'arte”.

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