In viaggio 5 minuti 09 giugno 2023

Toscana classica, contemporanea, green!

Selezione di hotel e ristoranti toscani della Guida Michelin in cui arte classica e senso della storia trovano ideale supporto nelle coscienziose pratiche ecologiche per un turismo meno impattante.

Oltre all’impareggiabile eredità artistica delle sue terre, la Toscana si conferma meta di riferimento della penisola italiana anche nell’ottica di un’ospitalità innovativa, rispettosa dell’ambiente ed ecologicamente compatibile. Il teorema a favore di viaggi più sostenibili riguarda sia le zone ad alta vocazione turistica, che una serie di località meno note ma comunque impreziosite da beni-culturali di raro pregio, splendide architetture rinascimentali e paesaggi di mare e campagna spesso devoti ad eccellenti produzioni vitivinicola.

Alla cultura del buon bere, la regione affianca un’ampia selezione d’indirizzi culinari segnalati dalla Guida MICHELIN dove degustare tradizioni e avanguardie. Il numero d’insegne toscane in grado di miscelare passato, presente e futuro nel loro operati, si allunga di anno in anno e mai come oggi, è possibile visitare poggi, borghi, musei, cantine, alberghi e ristoranti che senza nulla sottrarre alla qualità (anzi) sono riusciti a minimizzare la propria impronta carbonica.

Paca, Prato
Il ristorante una stella MICHELIN Paca è un locale-gioiello in cui la spiccata sofisticatezza gastronomica e l’inappuntabile servizio, sono direttamente riconducibili alle gesta dello chef Niccolò Palumbo, e del maitre Lorenzo Catucci. Il nome Paca è non a caso un estratto delle iniziali dei loro cognomi e l’esperienza gourmand, un ottimo pretesto per visitare la cittadina toscana a nord di Firenze. “La cucina italiana moderna di Paca – scrive la guida rossa - riserva grande attenzione alle materie prime, selezionando piccoli produttori locali e dove possibile a Km 0”. Il consiglio degli ispettori è di “prenotare! Subito”.

Paca - Lorenzo Nocioli
Paca - Lorenzo Nocioli

Argiano, Montalcino
Le straordinarie atmosfere della cinquecentesca cantina – a sua volta impreziosita da un superbo restauro conservativo e da una collezione privata di bottiglie degna di un’asta di Sotheby’s - è solo uno dei tanti motivi per visitare la rinascimentale proprietà ed una delle campagne più belle del mondo. Avvolta da pregiati vitigni, il corpo centrale della villa si staglia tra cipressi, torri medievali e l’imponente profilo del Monte Amiata.

Oltre al pregio architettonico, Argiano è anche la prima cantina carbon-neutral e plastic-free di Brunello di Montalcino dove l’immensa area boschiva di proprietà - coadiuvata da pratiche ecologiche che si estendono a gastronomia, energia (acquistata da fonti rinnovabili certificate) riutilizzo delle acque e recupero dei materiali - è sinergica all’avvento di un’economia interna circolare. L’azienda è così green da poter vendere crediti di Co2 a terzi mentre gli ospiti in arrivo con auto elettrica per degustazioni o pernotti nelle appartate ville, sono invitati a rifornire la propria vettura nelle due colonnine da 22kWh interne alla proprietà, ed alimentate con energie rinnovabili.

La cantina di Argiano
La cantina di Argiano

Belmond Villa San Michele & Belmond Castello di Casole; Firenze e Casole d’Elsa
Dalle colonnine per veicoli Ev all’arte contemporanea dislocata in giardini ed ambienti nobiliari passando per una cucina regionale a base di materie prime locali, le due strutture del Gruppo Belmond in Toscana presentano ai loro ospiti perfette soluzioni per una villeggiatura d’altri tempi, contrapponendo i classicismi delle due stupende location, con i confort delle più altolocate amenità contemporanee. Nella dimora di Fiesole - Villa San Michele - con vista su tutta la città di Firenze, il sogno ad occhi aperti inizia all’arrivo con la facciata attribuita a Michelangelo e quindi con i panorami dal parco in posizione soprelevata, che venne utilizzato da Leonardo da Vinci per collaudare i suoi velivoli. Altrettanto memorabile è il soggiorno presso il defilato Castello di Casole.

Grazie agli investimenti del gruppo francese, la ex-dimora del regista Luchino Visconti con vista a 360 gradi su boschi e colline della val d’Elsa, è stata sapientemente riadattata negli arredi, nei servizi e nei contenuti per garantire un soggiorno confortevole e lussuoso, ma sempre autentico e mai sopra le righe del buon gusto. Come in tutti gli alberghi Belmond, anche le due dimore toscane investono sull’efficienza energetica, apportano contributi positivi alla comunità locale ed acquistano la maggior parte del cibo da fonti sostenibili. L’azienda francese è infine coinvolta anche nella gestione e nel supporto di programmi educativi.

Belmond Castello di Casole
Belmond Castello di Casole
Belmond Villa San Michele
Belmond Villa San Michele

Borgo Scopeto Wine & Country Relais, Chianti
Il viale d’accesso delimitato da monumentali cipressi annuncia l’arrivo nell’affascinante microcosmo di Borgo Scopeto; dimora diffusa immersa in alcuni dei panorami più apprezzabili di tutta la regione. La storica proprietà composta da torre, casati in pietra ed un grande parco parzialmente utilizzato dai vitigni, assicura privacy, quiete e rasserenanti suoni dalla rigogliosa natura circostante. Gli amanti dello sport hanno a disposizione sentieri per il jogging e campi da tennis mentre la piscina si trova al centro di un tripudio di glicini.

Le camere sono spaziose ed arredate in stile moderno ed appena fuori dal cancello, ci sono divertenti percorsi sterrati adatti a gite in bicicletta, motocicletta enduro o vettura sportiva a trazione integrale. Sempre abbinati agli ottimi vini di produzione propria, sia il pranzo (casual) che la più formale cena, si avvalgono delle ottime materie prime selezionate dallo chef Pietro Fortunati, che nel caso di frutta e vegetali provengono dall’orto di proprietà, collocato negli immensi spazi verdi dell’indirizzo che nel parcheggio, ospita anche colonnine di ricarica per auto elettriche.

Borgo Scopeto Relais
Borgo Scopeto Relais

25 Hours Hotel Piazza San Paolino
Eccentrico e sgargiante nell’interior design l’indirizzo del gruppo tedesco ha introdotto nelle anguste vie del centro fiorentino, un inedito modo di vivere l’hotellerie. Specie dall’aperitivo in avanti, i vivaci spazi comuni caratterizzati da piante, arredi modernisti e luci al neon sono particolarmente apprezzati dal pubblico locale mentre chi giunge con automobile elettrica, troverà a disposizione decine di colonnine gratuite nel garage coperto.

Una volta raggiunti corridoi e camere, l’albergo evoca la narrativa del luogo con canti e suggestioni della Divina Commedia di Dante Alighieri. Gli ospiti possono infatti scegliere se dormire nelle tenui tonalità del Paradiso, oppure nelle infuocate cromie rosse dei gironi infernali. In entrambi i casi, la voce di Roberto Benigni intento a decantare i terzetti del sublime poemi composto nelle prime due decadi del 1300, contribuisce alla teatralità dell’originale proposta by 25Hours.

Camera al 25 Hours Hotel Piazza San Paolino
Camera al 25 Hours Hotel Piazza San Paolino

Villa Petriolo & PS Ristorante , Cerreto Guidi
L’originale funzione della fattoria rinascimentale è tornata a nuova vita, con la coscienziosa ristrutturazione di Villa Petriolo ed il recupero delle sue aree agricole. Il centro di gravità dell’investimento che sicuramente porterà benefici a tutta la zona di Cerreto Guidi, c’è la messa in opera di un’economia circolare che dal reperimento energetico, si estende al recupero dei materiali e delle acque, alla salvaguardia del suolo ed alla riflessiva cucina del PS Ristorante. Insignito con la stella verde, il ristorante dello chef Stefano Pinciaroli, attualizza i classici trovando ispirazione anche nelle antiche ricette medicee che ad ogni assaggio, soddisfano pienamente olfatto e gusto. Il menù spazia con agio dal mare alla campagna, restando però sempre fedele alla filosofia di Villa Petriolo; destinazione esemplare nel proporre un’ospitalità tanto elevata nei contenuti, quanto rasoterra in termini d’impatto ambientale. Qui anche i prodotti di bellezza sono etici e le colonnine di ricarica per gli ospiti, sono alimentate da energia pulita.

Villa Petriolo a Cerreto Guidi
Villa Petriolo a Cerreto Guidi

Stelle verdi in terra Toscana
La stella verde MICHELIN nasce per promuovere una ristorazione più consapevole e dal minore impatto ambientale. Il macaron green rispecchia infatti una lunga serie di buone pratiche che vanno ben oltre l’utilizzo degli ortaggi, dal proprio orto. L’ambito riconoscimento è direttamente correlato alla tutela del territorio, al rispetto del personale, ad attività di formazione, all’implementazione di ecosistemi virtuosi con benefici per tutta la filiera. La lotta allo spreco e l’approvvigionamento energetico da rinnovabili sono altri importanti fattori e tra i ristoranti toscani premiati con stella verde spiccanoa Virtuoso Gourmet - Tenuta Le Tre Virtù San Piero a Sieve, I’Ciocio - Osteria di Suvereto, Villa Pignano a Volterra ed il Poggio Rosso a Castelnuovo Berardenga.

Virtuoso Gourmet - Tenuta Le Tre Virtù
Virtuoso Gourmet - Tenuta Le Tre Virtù

Lungarno Collection, Firenze
Il clamore suscitato dalla spettacolare apertura del Portrait Milano ha aggiunto un altro prezioso tassello alla Lungarno Collection. Di proprietà della famiglia Ferragamo, la collezione di lussuosi alberghi spazia appunto dagli intimi Portrait alle nobiliari suggestioni dell’Hotel Lungarno; indirizzo di gran classe ubicato direttamente sul fiume Arno ed arricchito dalla vista sul Ponte Vecchio, oltre che dalla cucina una stella MICHELIN del ristorante Borgo San Jacopo: “L’Hotel Lungarno è tra i più suggestivi della città – scrivono gli ispettori - ed il ristorante ne condivide lo stile elegante ed esclusivo. La cucina guidata da Claudio Mengoni propone un’accurata selezione di prodotti italiani che si trasformano in raffinate creazioni di carne, pesce o vegetali, sempre rispettose della stagionalità. Eccellente la selezione enoica.” Il medesimo aggettivo è calzante alla qualità degli arredi, alla spaziosità delle camere ed al pregio della soffice zona letto con lenzuola di cotone pregiato.

Hotel Lungarno
Hotel Lungarno

Rosewood Castiglion del Bosco & ristorante Il Drago Rosso
Se il nome Castiglion del Bosco evoca una delle grandi destinazioni toscane con tanto di affresco di Lorenzo Lotto nella cappella privata, l’expertise Rosewood ha saputo acuire l’appeal del luogo introducendo continue migliorie e nuovi servizi per la clientela, sostenute da soluzioni sempre più ecologiche. Il rispetto del territorio è ben percepibile presso il ristorante stellato Campo del Drago dove lo chef Matteo Temperini, utilizza esclusivamente prodotti toscani con una preferenza per quelli provenienti dalla vicina Montalcino. Tutta la struttura è dedita al riciclo e sul tetto del parcheggio con colonnine Tesla, ci sono pannelli solari in grado di generare 23kWh. L’approccio alla sostenibilità è inoltre rimarcato da una lunga serie di pratiche relative all’integrazione di lavoratori stranieri, corsi formativi, attività didattiche e dalla progressiva eliminazione degli sprechi.

Affresco di Amborgio Lorenzetti al Rosewood Castiglion del Bosco
Affresco di Amborgio Lorenzetti al Rosewood Castiglion del Bosco










In copertina: Toscana - scorcio

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