Inizia oggi la Settimana della Moda di Milano, nota anche come Fashion Week, nel corso della quale le case di moda e gli stilisti presentano al pubblico le loro ultime collezioni.
E tra una sfilata e uno shooting c’è posto anche per una sosta gourmet nei quartieri più alla moda del capoluogo meneghino, seguendo i consigli della Guida MICHELIN.
Una sosta di classe per gustare piatti dall'eleganza contemporanea e a volte ricercata, al settimo piano di un palazzo interamente consacrato al mondo di re Giorgio. Vista sulla città, marmo nero e onice retroilluminata sono il contorno di un ambiente esclusivo e alla moda. In tavola prelibatezze quali pasta di Gragnano, fagioli cocco di Spello, astice in tegame, salicornia; rombo, burro bianco al wasabi, frutti di mare; agrumi shiso, riso soffiato.
Con affaccio su un incantevole giardino, il Ristorante - Niko Romito porta a Milano il concept gastronomico elaborato appositamente per i Bulgari Hotels del mondo: un tour tra i grandi classici della cucina italiana, aggiornati e resi contemporanei in linea con la filosofia dello chef. Dall’antipasto all’italiana – con tanti piccoli assaggi da condividere - alla lasagna, dalla costoletta di vitello alla milanese al tiramisù, il menu è un omaggio alla bellezza e allo stile della maison, a cui si aggiungono un’elegante mise en place e la cantina, con una predilezione per gli Champagne.
Uno degli indirizzi cittadini di riferimento per gli amanti del pesce, soprattutto crudo e crostacei, che arriva in preparazioni classiche ma non per questo meno intriganti. L'atmosfera del ristorante aggiunge un côté molto milanese, raffinato e di tendenza, in una successione di salette con possibilità di mangiare anche al banco. Vivamente consigliato il menu degustazione, per assaggiare varie prelibatezze della casa.
In una città vocata alla moda e al business, sempre un po’ di corsa, non è facile trovare un locale il cui design ispiri romanticismo, ma Ceresio 7, con la sua anima vintage e un po’ trasognata, ci riesce. Lo sguardo corre libero dalle due terrazze – aperte anche in inverno – che regalano uno scorcio suggestivo sui grattacieli di Porta Garibaldi. Sulla tavola, i grandi classici della cucina italiana sono rivisitati con guizzo moderno.
Il ristorante è stato completamente rinnovato nel design e nel confort qualche anno fa, e può contare su un team che comprende anche un bravissimo sommelier, autore di una carta dei vini che vanta circa ottocento referenze e una carta dei sake in continua crescita. La cucina si esprime al meglio nei piatti fusion, come il suzuki e karasumi, involtino di branzino e gambero rosso di Mazara del Vallo, lamelle di bottarga di muggine, daikon e salsa yuzu soia. A qualche centinaio di metri dallo sfavillante quartiere City Life.
Lo spirito glocal della città meneghina, particolarmente recettiva alle influenze gastronomiche straniere, trova un attraente punto fermo nelle cerebrali intuizioni dell’uruguaiano Matias Perdomo. All’interno di una dimora Liberty nei pressi dei Navigli, un solo menu a sorpresa costituito da diverse portate: i piatti sono giocosi nelle presentazioni, gli ingredienti talvolta combinati in modo da rinviare nell'aspetto ad altri prodotti o ricette, rivelandosi poi tutt'altro all'assaggio. Ovunque erompe la rimarchevole preparazione tecnica dello chef.
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