Specialità che riesce invece alla perfezione a La Cucoma di Russi in frazione San Pancrazio, l’apprezzata risorsa nella provincia di Ravenna seguita con grande cura nelle scelte dai fratelli Amadori - figli d’arte dei fondatori Dino e Novella che aprirono il ristorante nel 1978 lungo la strada principale del paese – invita i commensali ad una regata gastronomica nel cuore delle tradizioni marinare locali. Il fiore all’occhiello del menu sono le molteplici varietà di sapido e nutriente pesce azzurro ad affiancare le altre saporite specie ittiche dell’Adriatico. Prodotti reperiti giornalmente, cucinati in maniera classica, gustosa e che raggiungono il culmine nella grigliata mista alla brace messa in evidenza dagli ispettori MICHELIN.
Rispetto delle stagioni, senso dell’accoglienza, fritti in padella lionese con olio cambiato ad ogni cottura, ricerca della tracciabilità e la pregevole selezione di ricette di casa della famiglia Amadori sono ulteriori garanzie di qualità. Sia per quanto riguarda il piacevole contesto che l’ampia e ben ponderata offerta gastronomica. La quale può avere il suo incipit nei carpacci e crudi di crostacei (secondo disponibilità del mercato), seguiti da lumachine di mare, alici in padella olio e prezzemolo, sauté di poverazze con bruschetta, polpo al vapore saltato in padella e ciliegini. Altrettanto appagante è la scelta di primi piatti con pasta fatta in casa a sottolineare l’autenticità e la passione romagnola verso la cultura del buon mangiare. Sarà dunque molto difficile decidere tra risotti, tagliolini alle cannocchie, raviolini artigianali al sugo ristretto di pesce, nastrini ai calamaretti e pomodoro fresco, spaghetti alle vongole. E dopo l’irrinunciabile sessione di carboidrati è tempo di alici scottadito, frittura di paranza sfilettata, calamari al forno, spiedini misti. Tutti must regionali interpretati in modo impeccabile da La Cucoma: Bib Gourmand de la Guida MICHELIN 2020 il cui nome evoca luoghi d’incontri e convivialità. Perché ai tempi di Ravenna come feudo repubblicano, vi erano numerosi circoli di aggregazione sul territorio in cui il caffè veniva servito con una particolare caffettiera chiamata Cucoma.
