Vin Santo, un nome curioso e dall’origine incerta. La leggenda racconta che venne chiamato in tal modo perché “l’era talmente puro da poterci dire messa“.
Si narra inoltre che nel corso della peste un frate lo somministrasse agli ammalati e tanto era il sollievo provato che esclamavano immancabilmente “vinsanto!“.
Al di là di queste ipotesi, la tradizione vuole che lo si consumi in occasione di feste cristiane e – in maniera più prosaica – insieme al dolce, come nella ricetta proposta dal ristorante Pepenero di San Miniato, in compagnia di altri due prodotti iconici delle regione, cantucci e tabacco!
Per la mousse:
250 gr. di cioccolato bianco
50 gr. di zucchero
4 fogli di gelatina
3 rossi d'uovo
3 uova intere
1/2 litro di panna liquida
Procedimento:
Sbattere le uova intere, i tuorli e lo zucchero in una planetaria fino a che sono ben montati.
Far sciogliere a bagnomaria il cioccolato. Tritare i cantucci. Aggiungere alle uova e zucchero, il cioccolato fuso, i cantucci e la colla di pesce in precedenza ammorbidita in acqua fredda e fatta sciogliere anch'essa a bagnomaria. Lasciare riposare in frigorifero per almeno due ore.
Per la salsa al vin santo:
300 gr. di latte
80 gr. di zucchero
2 tuorli d'uovo
30 gr. di farina 00
1 pizzico di sale
1/2 bicchiere di Vin Santo
1/2 sigaro Toscano
Procedimento:
Sbattere leggermente i tuorli, aggiungendo zucchero, un pizzico di sale e farina.
Far bollire il latte ed aggiungere il composto preparato in precedenza con le uova.
Far addensare e togliere dal fuoco. Aggiungere il Vin Santo.
Mettere la salsa nel piatto con le quenelle di mousse e disporre attorno del tabacco toscano finemente tagliato.
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