Gli hotel che seguono fanno parte della selezione alberghiera della Guida MICHELIN. Ognuno degli oltre 5.000 hotel di questa selezione è stato scelto dai nostri esperti per il suo stile unico, i suoi servizi e la sua personalità; tutti possono essere prenotati sul sito e sull'app della Guida MICHELIN.
Volkshaus Basel, Basilea
Vedere il nome degli architetti svizzeri Herzog & de Meuron associato a un progetto di boutique hotel è quantomeno sorprendente. Fuori dai confini elvetici, lo studio è più conosciuto per progetti di grandi dimensioni, come stadi e musei. Ma la Volkshaus di Basilea, pur non essendo uno stadio di calcio, è stata per secoli al centro della vita pubblica della città e trasformarla in hotel non è stata una sfida da poco. Prima castello, poi birreria, poi ancora sala da concerto e complesso di uffici, la Volkshaus è un sito con una lunga storia, che andava rispettata e preservata.
Experimental Chalet, Verbier
In soli dieci anni, dopo aver conquistato Parigi, l’Experimental Cocktail Club si è trasformato da santuario dedicato all’amore per i liquori e i cocktail più raffinati in un marchio di ospitalità a tutto tondo, con bar, ristoranti e persino alberghi. Agli hotel metropolitani del Gruppo Experimental - due a Parigi e uno a Londra - si aggiunge ora lo Chalet Experimental, nel villaggio alpino svizzero di Verbier.
The Capra, Saas-Fee
Anche per gli elevati standard dell’alpinismo svizzero, il paesino di Saas-Fee è un luogo a parte. Il soprannome “Perla delle Alpi” può sembrare stucchevole, fino a quando ci si trova nel cuore di questo borgo con linde casette dai tetti a falda, vietato alle auto, dalla cui prospettiva le cime innevate circostanti assumono chiaramente l’aspetto di un guscio d’ostrica. Le località sciistiche della zona hanno fatto la scelta dell’intimità, per dimensioni e capienza: piuttosto che competere con l’imponenza delle montagne, sono orgogliose della propria intima familiarità con il territorio. Fiocchi di neve piuttosto che strass e paillettes... In questo elegante scenario, diamo il benvenuto a un nuovo arrivato: The Capra Saas-Fee.
The Chedi Andermatt, Andermatt
Andermatt è graziosa come tanti altri villaggi alpini, ma è stata anche utilizzata dall’esercito elvetico per circa un secolo, con tanto di poligono di tiro e caserme per ospitare 1.000 soldati. A volte un outsider - in questo caso il costruttore di origine egiziana Samih Sawiris - è la persona giusta per affrontare una sfida. Il risultato è il sofisticato resort ecosostenibile Chedi Andermatt, il primo hotel europeo del gruppo Chedi, marchio di lusso solidamente affermatosi in Asia.
7132 Hotel, Vals
Le Therme Vals, progettate dall’architetto Peter Zumthor, sono da tempo considerate un capolavoro: un luogo in cui gli appassionati di architettura e design si recano in pellegrinaggio per estasiarsi di fronte al tempio di quarzite che ospita le acque geotermiche. Ora, con l’Hotel 7132, questo paesino di montagna ha un albergo all’altezza della celebre spa.
Six Senses Crans-Montana, Crans-Montana
Anche per gli standard dei resort di lusso svizzeri, il Six Senses Crans-Montana è una struttura notevole. Se un hotel per sciatori è un compromesso tra lusso sfarzoso, stile ultramoderno e opportunità di avventura all’aria aperta, questa struttura, in qualche modo, massimizza questi tre aspetti di un sofisticato soggiorno montano.
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Hotel Märthof, Basilea
Sulla Marktplatz, piazza del centro storico, un bellissimo edificio neobarocco e l’adiacente edificio commerciale degli anni ’20 accolgono l’Hotel Märthof, un boutique hotel che costituisce allo stesso tempo una celebrazione di oltre cento anni di storia locale e un’introduzione al lato giovane e più dinamico di Basilea.
Hotel Palafitte, Neuchatel
L’Hotel Palafitte è un albergo composto da bungalow su palafitte, in stile “tropicale”, situato non alle Maldive ma sulle acque del lago svizzero di Neuchâtel, ai piedi delle montagne del Giura, con una splendida vista sulle Alpi che dominano la riva opposta. Completato appena in tempo per l’Expo.02, è una declinazione decisamente avveniristica di un concetto senza tempo. Dopotutto, circa cinquemila anni fa i contadini vivevano in case su palafitte, sulle acque di questo stesso lago (ma non con gli stessi comfort).
Whitepod, Les Giettes
Per un’esperienza sulle Alpi svizzere decisamente diversa dalle serate nei tradizionali chalet in legno, scegliete un soggiorno al Whitepod. In questo “boutique-glamping”, la maggior parte degli ospiti pernotta in “pod”, cupole geodetiche ad alta efficienza energetica e a basso impatto, situate in un’idilliaca tenuta montana con 25 km di sentieri escursionistici privati. Tutti i “pod” sono dotati di elettricità e riscaldamento, hanno un bagno completamente attrezzato e offrono prestazioni di alto livello.
Hôtel Des Horlogers, Le Brassus
Un hotel di design a tema orologiero poteva essere davvero un’idea di dubbio gusto, ma nelle mani del Bjarke Ingles Group, l’Hôtel des Horlogers trae il massimo dalla sua ispirazione. Lo scenario circostante, la splendida Vallée de Joux, è certamente d’aiuto e l’architettura, pur ispirata all’orologeria, evita gli omaggi troppo smaccati. Le camere sono belle e luminose, le viste ampie e l’intera operazione è ovviamente ecosostenibile, in un boutique hotel di lusso del XXI secolo.
Se già fate riferimento alla Guida MICHELIN per la selezione dei ristoranti, ora potete affidarvi anche alla sua selezione hotel.
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