Dimenticate i lunghi voli e i luoghi esotici: quest'autunno, le sorprese più belle vi aspettano a poche ore di treno o di aereo. Quando la folla si dirada e le città tornano a respirare, è il momento perfetto per lasciarsi avvolgere dalla magia delle capitali europee.
Ogni destinazione di questo viaggio immaginario è stata scelta per la sua particolare atmosfera autunnale: la misteriosa Edimburgo; la poetica Porto; la serena Lubiana; l’elegante Torino; la vibrante Belgrado.
In programma: strade acciottolate, musei illuminati da luci soffuse, comfort food e notti negli hotel della nostra selezione, dove il tempo sembra essersi fermato.
Seguite la Guida, lasciatevi trasportare e (ri)scoprite l'arte del weekend!
 
                
                
            
            
                1. Edimburgo, eleganza misteriosa
Castelli, pub e panorami mistici
In autunno, Edimburgo sembra una città ritratta in un acquerello: le facciate in arenaria, scure e lucide dopo la pioggia, assumono riflessi caldi al tramonto; le colline che circondano il centro storico (Arthur's Seat, Calton Hill) assumono sfumature ocra e ramate; le strade acciottolate profumano di fuoco a legna e malto. Una città dove la storia è una presenza palpabile - fortezze medievali, palazzi georgiani nella New Town, viali dei cimiteri dove gli epitaffi parlano di vite passate - e in cui la cultura contemporanea permea ogni angolo di originali caffè, intime gallerie d’arte e piccoli ristoranti innovativi.
Perché visitare la città?
In autunno, la capitale scozzese ritrova il clima e le atmosfere dei romanzi di Stevenson. Le strade in acciottolato del centro storico, i tetti di ardesia umidi e la nebbia che avvolge il castello conferiscono alla città un'irresistibile, malinconica bellezza. Dopo un'abbondante prima colazione a base di porridge, salmone affumicato, scone e buttery (una specie di brioche scozzese), iniziate la giornata con una passeggiata nei giardini di Princes Street prima di salire al castello di Edimburgo, arroccato sul suo promontorio vulcanico. Nel pomeriggio, esplorate il Dean Village, che ospitava un tempo i mulini della città ed ora è costellato da case fiorite e caffè caratteristici, e non perdete il quartiere bohémien chic di Stockbridge, con i suoi palazzi vittoriani e i piccoli negozi indipendenti. In fondo, si viene a Edimburgo per godere di questi contrasti: la verticalità della rocca del castello e la dolce atmosfera delle sale da tè, la rudezza degli elementi e la calda cortesia degli scozzesi.
A pranzo, entrate in un pub per assaggiare un haggis rivisitato o il salmone affumicato delle Highlands. In seguito, nel pomeriggio, partite alla ricerca di altre meraviglie. Siete in una città in cui la bellezza si insinua ovunque: nella luce soffusa della National Gallery, tra ritratti e paesaggi scozzesi, e nella calma silenziosa del Writers' Museum, dove risuonano ancora le parole di Stevenson e Burns. Dopo una pausa nel silenzio ristoratore della Cattedrale di St Giles, potrete tornare alla serena atmosfera del Royal Botanic Garden, un'oasi di verde e ispirazione. Per una serata tipicamente scozzese, varcate la porta di un whisky bar, per farvi spiegare da un esperto le differenze tra un single malt delle Highlands, uno Speyside più fruttato e un Islay torbato. L'esperienza diventa sensoriale: osservate i riflessi, annusate gli aromi, poi assaggiate il liquido ambrato e lasciate che il retrogusto complesso vi parli dell'isola, della torba e dell'erica.
Dove mangiare e dormire
Stockbridge è anche il quartiere di chi ama la buona cucina. Per un'esperienza autentica in un pub scozzese, aprite la porta di The Scran & Scallie, e assaggiate i grandi classici di queste terre: haggis, steak pie e fish & chips. Il locale è frequentatissimo dagli intenditori e sarà quindi più che opportuno prenotare. Al Moss potrete gustare una cucina legata al territorio (prodotti scozzesi e bevande esclusivamente britanniche) in un'atmosfera accogliente.
Per un'esperienza stellata di alto livello, il Timberyard è un’ottima scelta. Non lasciatevi ingannare dall'ambiente rustico: qui scoprirete piatti accuratamente studiati che mettono in risalto i prodotti locali e stagionali, senza snaturarli. Aragosta scozzese, cavolo a punta, finferli... Assaggiate il meglio delle coste e delle campagne della regione. Per scoprire i tesori delle isole scozzesi, prenotate al LYLA, altro ristorante stellato, che utilizza solo pesce e frutti di mare pescati in modo sostenibile.
Per il vostro hotel ad Edimburgo, avrete l’imbarazzo della scelta. Se volete una vista mozzafiato sulla collina del castello di Edimburgo, scegliete una delle 30 camere del 100 Princes Street, decorate con tartan e pezzi d'antiquariato di epoca georgiana. L'hotel, che si è aggiudicato una Chiave MICHELIN, ospita anche la Ghillie's Pantry, con oltre cento whisky. Per notti al limite del sublime, prenotate al Balmoral, con le sue due Chiavi MICHELIN. Posizione centrale, spa e piscina, camere eleganti con caminetti a gas... E i portieri in abito tradizionale delle Highlands! Per un'atmosfera da casa di campagna, The Roseate è un’ottima scelta. A soli dieci minuti a ovest del centro della capitale scozzese, questi edifici vittoriani in stile neoclassico combinano ispirazioni cittadine e atmosfera di campagna; il bar è inoltre il luogo ideale per scoprire whisky e gin artigianali.
 
                
                
            
            
                 
                
                
            
            
                2. Porto, la città dai riflessi dorati
Mite clima atlantico, gastronomia e il fascino del Douro.
Porto è una città che sembra dipinta sullo sfondo del cielo: facciate di azulejos blu e bianchi, strade in pendenza che scendono verso il Douro, tavolini dei caffè dove il tempo sembra dilatarsi. In autunno, la luce cambia la materia delle piastrelle e del fiume, le colline del Douro diventano vigneti frondosi e le cantine di Vila Nova de Gaia profumano di legno e vino. La città combina il fascino di un antico porto - testimonianza di centinaia di anni di commercio marittimo - con un'originale scena gastronomica contemporanea.
Perché visitare la città?
Al termine della stagione delle vendemmie, a Porto si respira un'atmosfera più tranquilla: nella luce dorata di ottobre, le facciate colorate si riflettono nelle acque del Douro e la città è più poetica e vibrante che mai. Al mattino, passeggiate nel mercato di Bolhão, recentemente restaurato, fra banchi di vendita che traboccano di baccalà, formaggi artigianali e frutta dai colori brillanti, prima di perdervi nelle ripide stradine di Ribeira, dove il bucato è steso ad asciugare alle finestre affacciate sul Douro. Entrate nella chiesa di São Francisco, capolavoro barocco dalle impressionanti decorazioni dorate, prima di attraversare il ponte Dom Luís I per ammirare il panorama e dirigervi verso Vila Nova de Gaia, con le sue innumerevoli cantine che offrono visite guidate e degustazioni.
A pranzo, concedetevi una francesinha - un sandwich ripieno di carne, sormontato da un uovo fritto e condito con abbondante salsa piccante - o dei petiscos, assaggi da condividere con i compagni di tavola. Nel pomeriggio, non può mancare una visita alle cantine dei grandi brand vinicoli di Porto: Graham's, Sandeman o Taylor's, prima di ammirare un tramonto infuocato sui tetti rossi. La sera, lasciatevi avvincere dalla saudade del fado, davanti a un bicchiere di porto d'annata. Tra il profumo dell'Atlantico e il luccichio del granito, l'autunno a Porto è un inno alla lentezza e alla generosità. La gente viene per il vino, naturalmente, ma anche per i piccoli caffè, il vivace mercado e la dolcezza malinconica del tramonto sul fiume.
Dove mangiare e dormire
La città ribolle di una gastronomia che è un mix perfetto di cucina del territorio e vivace creatività! La scelta si annuncia difficile… Se la visita al mercato coperto vi ha stuzzicato l'appetito, dirigetevi senza esitare verso il Culto ao Bacalhau, al piano superiore. Come suggerisce il nome, il piatto forte è il baccalà (in escabeche con cozze, bacalhau à Brás...), ma il locale offre anche l'occasione di scoprire un classico dolce, il pão de ló, un soffice pan di Spagna servito qui con un formaggio cremoso della regione di Beiras. Per gustare la cucina tradizionale portoghese, il Pátio 44 è un'ottima scelta, con prezzi bassi e qualche gustosa innovazione.
L’Euskalduna Studio è nascosto in una stradina del quartiere di Bolhão. In questo locale intimo, quasi confidenziale, Vasco Coelho Santo sorprende e sconcerta i suoi ospiti con un personalissimo omaggio alla cucina locale che ha permesso allo chef di entrare nella selezione stellata MICHELIN. I sapori sono spinti al limite con intelligenza e coerenza e il tutto è esaltato dal carisma dello chef, che non rinuncia mai al piacere di dialogare con il pubblico. Se siete alla ricerca di un'esperienza quasi artistica, l’Antiqvvm vi aspetta, con le sue due Stelle MICHELIN, a pochi passi dal Museo Romantico. Lo chef Vítor Matos trae ispirazione dal verde che lo circonda per elaborare una cucina naturale, creativa e in continua evoluzione. Lo stesso chef coordina il ristorante stellato Blind divertendosi a proporre un’esperienza quasi teatrale: degustazioni alla cieca, candele di burro, foto polaroid degli ospiti bendati... Pronti a tentare l’avventura?
A Vila Nova de Gaia, The Yeatman, con le sue due Stelle MICHELIN, è quasi una tappa obbligata: oltre alla formidabile cucina portoghese, il ristorante propone semplicemente una delle migliori cantine del paese.
Per le vostre notti lusitane, se cercate l'intimità di un boutique hotel, prenotate il Torel 1884, un vero gioiello (una Chiave MICHELIN!) con 12 camere e suite splendidamente arredate in uno stile ispirato alla storia e all'esplorazione portoghese, oppure il Pur Oporto, un hotel più semplice, ma perfetto per esplorare Porto. Se volete i comfort di un cinque stelle lusso, vi consigliamo il Monumental Palace della Maison Albar, con la sua sontuosa spa Nuxe e la piscina coperta. Infine, per un'esperienza insolita, non perdete The House of Sandeman, una cantina di oltre 200 anni trasformata in hotel. L'occasione perfetta per combinare la visita alle antiche cantine con una gita in barca sul Douro.
 
                
                
            
            
                 
                
                
            
            
                3. Lubiana, capitale verde e poetica
Il segreto meglio custodito dell'Europa centrale.
Lubiana è una capitale dall’atmosfera intima, quasi confidenziale: piccola, fluida, attraversata dal fiume Ljubljanica come da un sinuoso filo d'oro. L'impronta dell'architetto Jože Plečnik le dona un'identità unica – piazze armoniose, ponti con colonne, mercati coperti inondati di luce… E, in autunno, la città sembra un quadro dipinto da un artista crepuscolare: il lungofiume si colora di toni ocra, i caffè sistemano sulle sedie delle coperte colorate e l'aria porta il profumo dei formaggi di montagna e del pane ancora caldo. Lubiana è un luogo ideale per passeggiare.
Perché visitare la città?
Piccola per dimensioni ma immensamente piacevole per ritmo e stile di vita, Lubiana è una capitale europea a misura d'uomo. Al mattino, passeggiate lungo la Ljubljanica, fiancheggiata da caffè e mercati dove potrete assaggiare una fetta di potica (o putizza, dolce arrotolato sloveno). Salite al castello di Lubiana (in funicolare o a piedi): la fortezza offre non solo una mostra dedicata alla storia slovena, ma anche una suggestiva vista sulla città circondata da colline dorate. Fate una passeggiata intorno ai bastioni e immaginate la città di un tempo, situata al crocevia tra l'Europa centrale e il Mediterraneo. Di volta in volta adibito a prigione o residenza, il castello è oggi un luogo di cultura e di festa, che riflette il rinnovamento della capitale. Durante la discesa, non dimenticate di fare una foto sul Ponte dei Draghi!
All'ora di pranzo, recatevi al mercato centrale per assaggiare qualche specialità slovena: formaggi di montagna, salumi affumicati, dolci al papavero o zuppa di zucca. Nel pomeriggio, scoprite la scena artistica locale al Metelkova, un ex complesso militare trasformato in quartiere culturale alternativo, oppure optate per un'entusiasmante passeggiata in bicicletta nei 5 km² di natura del parco Tivoli. Tra boschi, laghetti e campi, dimenticherete di essere a due passi dalla città! Concludete la giornata seduti a un tavolino in riva al fiume, con un bicchiere di vino locale.
Dove mangiare e dormire
La gastronomia slovena ha ormai attratto l’attenzione dei foodie, con i suoi piatti gourmet e sostanziosi, perfetti per le prime fresche giornate autunnali. Un must è Jaz by Ana Roš, bistrot moderno, colorato e accogliente, aperto dalla celebre chef del tre Stelle Hiša Franko. La cucina è deliziosa, con qualche inatteso tocco mediterraneo, e i cocktail sono molto ben studiati. Nello stesso spirito trendy, vicino al parco Tivoli, si trova l’AFTR , un mix di cucina mediterranea e mitteleuropea. Il Georgie Bistro si concentra sui prodotti e le tecniche slovene: fermentazione, stagionatura, selvaggina...
Se siete disposti a fare un po' di strada (solo 40 minuti in auto), non perdetevi il ristorante stellato Grič. Lo chef Luka Košir accoglie gli ospiti nel cuore di un verdissimo paesaggio, che fa da cornice a una cucina al tempo stesso rustica e creativa, con piatti che cambiano ogni giorno per rispettare il più possibile la stagionalità e il territorio. Alcuni ingredienti, come le verdure, le uova e le anatre, sono prodotti dal ristorante. Il locale propone originali abbinamenti vini/pietanze, che si completano alla perfezione, e c'è anche una versione analcolica (tè, succhi e bibite fatte in casa) per tornare a casa in auto senza rischi.
A Lubiana, troverete numerosi hotel boutique, tra cui l'AS Boutique Hotel nel centro storico, con il suo caratteristico design sloveno, il Bloom Hotel, di ispirazione Art Deco, e il Nox, con la sua imponente facciata. In quest'ultimo, ognuna delle 34 camere è stata progettata da architetti d'interni locali, con un notevole lavoro sull'illuminazione. Per un'atmosfera più vivace, l'ONE66, con il suo stile industriale rivisitato, è una buona alternativa, mentre lo storico Grand Hotel Union Eurostars è noto per aver accolto la Regina Elisabetta II e il Dalai Lama.
 
                
                
            
            
                 
                
                
            
            
                4. Torino, l'anima barocca dell’Italia settentrionale
Tra arte, caffè storici e gastronomia.
Torino è la città dell'eleganza misurata: portici ocra, caffè storici con mobili in legno patinato, facciate barocche e musei prestigiosi. Cuore antico del Piemonte, la città è stata la capitale dei Savoia e conserva un certo gusto per la bellezza e la buona tavola. In autunno, le terre del Piemonte regalano autentici tesori: tartufi bianchi, castagne, nocciole, vini pregiati... E i caffè offrono gianduia, cioccolatini e bicerin fumanti per riscaldare l'anima. Torino è una città piena di poesia e dalla raffinata gastronomia.
Perché visitare la città?
Città d'arte e di caffè storici, Torino è la meta perfetta quando le foglie iniziano ad ingiallire. Al mattino, scegliete un caffè storico: Caffè Al Bicerin, Caffè Mulassano o Baratti & Milano per un bicerin - cioccolata calda, caffè e panna montata - prima di scoprire Piazza Castello e i suoi portici barocchi. Torino è ricca di palazzi, conventi e gallerie che raccontano la storia del Piemonte come centro di raffinatezza aristocratica. Dallo splendore barocco di Palazzo Reale alle prospettive dorate di Palazzo Madama, ogni stanza è immersa nella luce autunnale. E non si può non visitare la Galleria Sabauda, un ambiente raffinato dove i grandi maestri italiani e fiamminghi dialogano sotto soffitti scolpiti come merletti.
A pranzo, provate gli agnolotti al plin o la bagna cauda (una salsa calda a base di aglio e acciughe, in cui si intingono verdure crude e cotte), specialità popolari piemontesi ormai note in tutto il mondo. Nel pomeriggio, esplorate il Museo Egizio (il secondo al mondo dopo quello del Cairo) o passeggiate nel Museo del Risorgimento per una lezione di storia. Un'altra tappa obbligata è il Museo del Cinema , ospitato nella Mole Antonelliana, simbolo della città. Da qui, potrete dirigervi verso le colline circostanti per ammirare la vista delle Alpi innevate. Di sera, dirigetevi verso il Quadrilatero Romano: vivaci trattorie, enoteche e il profumo del tartufo bianco di stagione. In autunno, Torino è una sinfonia di velluti, di deliziosi cioccolatini alla nocciola e di leggera foschia, dove ogni angolo di strada evoca atmosfere di altri tempi.
Da Torino, Alba dista poco più di un'ora d’auto, un tempo sufficiente per organizzare una piccola fuga alla ricerca del tartufo bianco.
Dove mangiare e dormire
Torino è ricca di trattorie che servono una cucina dal gusto e dagli aromi intensi, dove potrete assaggiare autentiche specialità piemontesi. Consorzio, l'Acino, Fratelli Bruzzone e Contesto Alimentare sono solo alcuni dei locali in cui potrete ordinare piatti locali a prezzi accessibili. Il tipo di luoghi in cui viene voglia tornare prima ancora di finire il pasto.
Come un po’ ovunque nella Penisola, anche Torino propone ormai una cucina più raffinata e stellata. Al Carignano, lo chef Davide Scabin, vero ambasciatore culinario della regione, gioca con la tradizione, con un menù che spazia dai sapori più intensi a quelli più leggeri, in un concetto “up & down”. Le specialità piemontesi occupano un posto d'onore anche al Del Cambio, con la sua suggestiva sala risorgimentale ottocentesca, mentre a pochi passi si trova Unforgettable, un ristorante con bancone da soli 10 posti e una proposta gastronomica ingegnosa, che tende a confondere il limite tra cucina e pasticceria. Infine, se prima di mangiare volete godere di una vista panoramica su Torino, prima di un menù degustazione che rende omaggio al Piemonte, prenotate al Piano35, incastonato nel grattacielo Intesa San Paolo, progettato da Renzo Piano.
In città ci sono alcune proposte di alloggio dal fascino indiscutibile, come l'Opera35, un boutique hotel in un ambiente Belle Époque, il maestoso Turin Palace Hotel, con i suoi 150 anni di storia e la sua piacevole spa, o l'NH Collection Torino Piazza Carlina. Quest’ultimo occupa in un antico “Albergo di virtù” (un'istituzione che accoglieva i giovani di ambienti svantaggiati e gli offriva una formazione professionale), accuratamente ristrutturato per arricchirlo di tutti i comfort più lussuosi. Ci sono però altri due hotel che meritano un'ora di viaggio, per il loro carattere unico: il Castello di Guarene, un opulento palazzo settecentesco secolo con 12 camere riccamente decorate, una favolosa vista sulle colline piemontesi e una cantina enciclopedica; in provincia di Asti, il Cattedrali Relais by Laqua Collection, una casa di campagna in stile contemporaneo, non lontana da bei boschi ricchi di tartufi.
 
                
                
            
            
                 
                
                
            
            
                5. Belgrado, la ribelle dal fascino aspro
Effervescenza artistica, asprezza e cruda poesia.
Capitale dal temperamento incandescente, Belgrado è una di quelle città che non si limita a sedurre: scuote, risveglia e avvince l’anima. Alla confluenza dei fiumi Danubio e Sava, la “Città Bianca” (Beograd, in serbo) è sempre stata un luogo di frontiera, sospeso tra Oriente e Occidente, tra guerra e rinascita, tra malinconia e festa. Belgrado non è una città patinata ma coraggiosamente viva: un misto di durezza e dolcezza, di energia e di cruda poesia, che l’autunno rende ancora più magnetica.
Perché visitare la città?
Iniziate la giornata a Dorćol, quartiere tranquillo e bohémien dove le strette strade acciottolate si animano lentamente. Sedetevi nel dehors della Kafeterija Magazin 1907, accolta in un ex capannone industriale, per un buon caffè serbo servito nella sua džezva di rame. Più che un'esperienza, un rituale. In seguito, dirigetevi verso la fortezza di Kalemegdan, adagiata in cima a un immenso parco dove i viali fiancheggiati da foglie color ruggine si affacciano sulla confluenza dei fiumi Danubio e Sava. Siete nel cuore pulsante della città, storico e romantico. Impossibile visitare Belgrado senza fermarsi davanti al maestoso Tempio di San Sava. Vero e proprio punto di riferimento della città, la cattedrale offre una delle migliori viste della capitale. In autunno, il suo candido profilo si staglia contro il cielo ambrato e gli alberi dalle chiome rossicce dell'altopiano del Vračar, creando un delicato sfondo, quasi cinematografico.
Nel pomeriggio, perdetevi nelle strade della vecchia Belgrado, poi attraversate il ponte per Zemun, l'ex villaggio austriaco integrato nella capitale. Le strade in pendenza, le facciate color pastello e l'atmosfera fluviale ne fanno un piccolo gioiello. Salite sulla Torre Gardos per una vista panoramica di Belgrado, immersa nella luce dorata del tardo pomeriggio. Se amate l'arte contemporanea fate tappa al Museo d'Arte Contemporanea, con le sue linee moderniste, prima di prendere posto in una delle chiatte trasformate in caffè galleggianti sul Danubio e sorseggiare un bicchiere di rakija (acquavite di prugne).
Al calar della sera, Belgrado si illumina e si può passeggiare nel quartiere di Skadarlija, soprannominato la Montmartre di Belgrado. La serata prosegue spesso sugli splavovi, le zattere ormeggiate sul fiume, dove si mescolano cocktail, ritmi balcanici e musica electro chic. L'energia è contagiosa, la gioia palpabile.
Belgrado è un misto di nostalgia e di festa, che vi avvolge e non vi abbandona più.
Dove mangiare e dormire
La cucina balcanica è ricca e aromatica, con gulasch, piatti cotti a lungo conditi con la paprika, carni di maiale affumicate e dolci alle noci... Questi sono i sapori che troverete ad esempio al Bela Reka, che si distingue per la produzione propria di salumi e formaggi in una fattoria sulle montagne di Homolje. Gli ingredienti rustici diventano piatti sostanziosi da Na Ćošku, che serve zuppe e stufati squisiti in un'atmosfera da bistrot francese, o da Klub Književnika di Branko Kisic, altro classico del genere. Aperto alla fine della Seconda Guerra Mondiale, questo ex ritrovo di giornalisti, scrittori e politici serve ancora alcuni dei classici della regione, tra cui la Gibanica (un rustico di pasta sfoglia al formaggio locale che vale i 25 minuti di attesa!). Iva New Balkan Cuisine è un bistrot serbo da non perdere, con ricette tradizionali rivisitate.
Belgrado è anche una fiorente scena gastronomica, con ristoranti come Enso, che non esita a combinare tecniche francesi e sapori serbi (come il branzino con gnocco di prugne serbe) o lo stellato Langouste. In quest’ultimo, lo chef Marko Deric elabora una cucina molto personale, in cui abbina i sapori tipici della Serbia a tocchi francesi e italiani, che ricordano la carriera dello chef.
Che preferiate un boutique hotel, come il vivace e raffinato Hotel Indigo o il minimalista chic Townhouse 27, o un cinque stelle lusso come l'imponente St. Regis e le sue 119 camere, troverete sicuramente qualcosa che fa per voi. Per una soluzione conveniente e trendy, il Mama Shelter è una scelta sicura. Se volete completare la scoperta di Belgrado con un'esperienza in una spa, lo Square Nine Hotel è l’hotel che fa per voi.
 
                
                
            
            
                 
                    
                 
                    
                 
                            
                             
    
 
    
 
    
 
    
 
    
 
    
