Nulla al mondo può competere con Firenze in materia di arte rinascimentale ed oltre ai tanti capolavori esposti nei più celebri musei, giardini e palazzi della città, il capoluogo toscano presenta raffinate espressioni artigiane e mirabili tesori anche all’interno di molti alberghi della Guida MICHELIN. La schietta cucina regionale servita in atmosferiche osterie e l’ampia scelta di ristoranti stellati dislocati su entrambe le sponde dell’Arno rappresentano un ulteriore invito ad organizzare indimenticabili itinerari fiorentini.
Tra i tanti appetibili percorsi, uno dei più suggestivi trova ideale esordio a Fiesole, collina dove gli antichi romani costruirono un anfiteatro e l’acropoli (nel luogo dove oggi si trova il convento di San Francesco) e che offre un grandioso colpo d’occhio sulla cupola di Brunelleschi e Santa Maria del Fiore da una prospettiva diametralmente opposta rispetto a quella di piazzale Michelangelo.

Le soste colorate di Buren a Villa San Michele
Sempre a Fiesole, le spettacolari vedute su tutta Firenze che si estendono fino alle prime colline chiantigiane sono una caratteristica del Villa San Michele, a Belmond Hotel, Tuscany (una chiave MICHELIN). Circondata da un grande parco punteggiato da rose e ciclamini, la cinquecentesca struttura, edificata come convento accanto all’altura su cui Leonardo da Vinci sperimentava i propri velivoli, invita gli amanti dell’arte a conoscere l'arte di Daniel Buren.
Esposte anche al Castello di Casole ed al Belmond Cipriani, entrambi hotel del gruppo Belmond, le opere sono parte della serie globale Haltes Colorées, dove sei installazioni specifiche ad altrettanti hotel immortalano ambiente e paesaggio da punti di vista inediti. In quel di Fiesole, l’artista utilizza il soffitto vetrato del bar di Villa San Michele (in precedenza un piccolo chiostro) che diventando a sua volta tela permette di vivere lo spazio sotto una nuova luce a seconda del passaggio del sole. Il lavoro si collega a Window & Ladder ed al The Cloud di Leandro Erlich divenute parte della collezione permanente dell’albergo. L’installazione potrà essere ammirata da ospiti e visitatori esterni fino al 30 settembre 2024.

La Firenze medicea della Cappella dei Magi
Con la discesa da Fiesole al centro storico è tempo di addentrarsi nell’espressività del Rinascimento fiorentino, magari optando per destinazioni meno note ma ugualmente emozionanti come la Cappella dei Magi a Palazzo Medici Ricciardi. Il ciclo d’affreschi di Benozzo Gozzoli raffigura un corteo disposto su tre pareti che attraverso il sapiente uso del colore mescola esotismi bizantini, sopraffini dettagli botanici e i ritratti dei Medici.
A poca distanza dalla “Cavalcata dei magi” si trova invece il Convento di San Marco, capolavoro architettonico commissionato da Cosimo de’ Medici che custodisce la più grande collezione al mondo di opere del Beato Angelico.
L’ottima cucina fiorentina del Cibrèo
Concluso l’antipasto artistico, è tempo di apprezzare la cordiale accoglienza e l’ottima cucina di un nome storico della gastronomia fiorentina. Parliamo del ristorante Cibrèo, che svolge il suo servizio all’interno di un'elegante sala, definita dagli ispettori MICHELIN “quasi un salotto privato”.
Le ricette puntano in primis sui sapori regionali, con piatti che valorizzano gusto e tradizioni del territorio. Dopo aver apprezzato il caposaldo locale noto come "Vassoio del Cibrèo", il menù suggerisce di provare la pappa al pomodoro, le lasagne al forno con pesto e fagiolini, le panizze con biete e stracchino, il lampredotto in umido e magari anche le famose polpette di pollo e ricotta servite con salsa di pomodoro.

Botteghe artigiane di charme
Con la pausa ristoratrice alle spalle, l’artigianato fiorentino offre oggetti di pregio che vanno ben oltre la lavorazione della pelle. Tra le tante interessati realtà locali spicca la Castorina 1895, specializzata nella lavorazione del legno. Qui tutto è realizzato a mano avvalendosi di antiche tecniche di ebanisteria tramandate di generazione in generazione. Ogni pezzo in vendita è unico e alcuni celebri marchi di moda hanno scelto le decorazioni e le sculture di Castorina 1895 in occasione delle loro sfilate a Palazzo Vecchio.
Altrettanto interessante è la visita al Bronzetto, studio d’arte in via Romana specializzato nella realizzazione di pezzi in bronzo su misura sin dal 1963.
Palazzo Strozzi tra arte e architettura
Annunciato dai tre grandi portali simmetrici disposti su altrettanti lati, Palazzo Strozzi è considerato un capolavoro dell'architettura civile fiorentina. Iniziato per volere di Filippo Strozzi, l’edificio è parte del patrimonio artistico nazionale ed è utilizzato come sede per importanti appuntamenti dedicati all’arte classica e contemporanea.

Tea-time artistici e aperitivi amati dai locali
Luogo di cultura oltre che di ospitalità, The St. Regis Florence (una chiave MICHELIN) ha instaurato una collaborazione con Liquid Art System mirata ad attrarre collezionisti, artisti ed esteti, confermando la vocazione per l’arte contemporanea del capoluogo toscano. Lo storico albergo ha scelto di valorizzare i propri spazi comuni con lavori dell'artista coreano Seo Young-Deok, del duo spagnolo Coderch & Malavia e dello scultore italiano Giacinto Bosco.
Le opere esposte rappresentano un ottimo pretesto per sorseggiare un cocktail presso il Winter Garden Bar o prendersi un momento di relax durante il Tea Ritual, addolcito dalle creazioni fatte in casa dal resident pastry chef. Per chi invece volesse bere un aperitivo tipicamente fiorentino in compagnia del pubblico locale, il consiglio è di recarsi sull’altra sponda dell’Arno presso Il Santino a via Santo Spirito.

Il Palagio: Stella MICHELIN a Palazzo
Per una cena in ambienti di rimarchevole interesse storico, poche insegne al mondo possono vantare una location paragonabile al Palazzo della Gherardesca in cui ha sede il Four Seasons Hotel Firenze e il ristorante Il Palagio. Attraverso i suoi signorili ambienti abbinati all’elegante mise en place e alle raffinate pietanza, il locale si è affermato come uno dei ristoranti stellati MICHELIN più ambiti della città.
Timonata da Paolo Lavezzini, la cucina si avvale dei migliori ingredienti stagionali e di prodotti artigiani etici, esaltando pratiche agricole rispettose dell’ambiente e il gusto della semplicità tramite pasta e pane fatti in case e un competente utilizzo del fuoco e legna per eccellenti cotture alla brace. Un percorso degustazione è dedicato al vegetale e tra i tanti piatti da provare spiccano la lingua di vitello con salsa verde di pane, scalogno e yuzu e gli agnolotti di francesina di galletto livornese accompagnati da funghi chiodini, crema all’uovo e tartufo nero di San Miniato.

Stella MICHELIN con affreschi rinascimentali? Atto!
Un’altra indimenticabile opzione per cenare nell’arte si materializza presso la straordinaria Corte degli Imperatori dello storico Palazzo Portinari, dove l’esperienza culinaria del ristorante Atto dello chef lucano Vito Mollica prende forma tra i delicati affreschi di Allori che evocano episodi della mitologia classica e scene di vita del Rinascimento fiorentino.
Il sito in cui sorge l’insegna stellata fu abitato da Folco Portinari – padre di Beatrice, la musa del Sommo Poeta – e poi da Cosimo I de’ Medici. All’incantevole senso della storia e della bellezza lo stellato MICHELIN Atto aggiunge una raffinata proposta enogastronomica, in cui i menù stagionali, realizzati con materie prime di eccellente qualità, celebrano al meglio “l’arte del palato”, portando in tavola piatti come i cannelloni ripieni di germano reale stufato con cipolla di Certaldo, timballo di granchio reale con salsa di carote e finocchio arrosto e piccione alla brace, ribes e rabarbaro.

Dormire nel Rinascimento
Brunelleschi Hotel
Lato pernotto, Firenze offre infine innumerevoli opzioni per vivere delle vere e proprie notti da museo e grazie alla vista ravvicinata sulla cattedrale e la cupola del grande architetto, Brunelleschi Hotel (una chiave MICHELIN) trova nella sua invidiabile posizione uno dei principali tratti distintivi dell’insegna. Anche sede del ristorante bistellato Santa Elisabetta, con appena sette tavoli e cucina firmata dallo chef salernitano Rocco de Santis, l’intimo e sofisticato albergo abbina arredi contemporanei e cura dei dettagli. Nel seminterrato si trova un museo privato che illustra le radici storiche dell'edificio in cui è possibile ammirare da vicino l’antico calidarium romano e le fondamenta della Torre della Pagliazza, risalente ad epoca bizantina.

Palazzo Portinari Salviati
Altra straordinaria opzione per dormire nella storia è Palazzo Portinari Salviati. Ubicata in uno stabile nobiliare del XV secolo, la residenza d’epoca insignita con due chiavi MICHELIN presenta raffinate camere (tra cui la suite dedicata a Beatrice) e spazi comuni abbelliti da maestose opere, come i fregi e le decorazioni della Batracomiomachia, che si trova in un piccolo spazio un tempo utilizzato come spogliatoio accanto al Cortile degli Imperatori. Ancor più scenica è la stanza con le Imprese di Ercole, in cui dieci lunette dipinte attorno al 1575 sono completate da emblemi che glorificano la famiglia Salviati.
La preziosa collezione di opere d’arte prosegue nella cappella dedicata a Santa Maria Maddalena, con le vetrate del piano nobile e nella Corte di Cosimo I impreziosita dall’affresco della Madonna in trono col Bambino. L’eccellenza dei cicli pittorici e la rarità delle collezioni al suo interno rendono Palazzo Portinari Salviati una destinazione unica.

Four Seasons Hotel Firenze
Per un epilogo cult all’itinerario nell’arte rinascimentale del capoluogo toscano si può infine optare per almeno una notte da sogno presso il Four Seasons Hotel Firenze. L’albergo due chiavi MICHELIN sorge nel rinascimentale Palazzo della Gherardesca, che comprende anche il Convento delle Suore di Santa Maria Riparatrice e il parco di cinque ettari con svettanti alberi secolari, statue in marmo e fontane. L’indirizzo riporta all’epoca di Caterina de’ Medici e le 116 camere e suite sono ripartite in due edifici. Tutti gli ambienti interni abbinano comodità di ultima generazione con lussi allo stato dell’arte tra soffitti a volta, lampadari di cristallo e zone letto al cospetto di soavi pitture.
Situata a Borgo Pinti, nel centro storico della città, la struttura annovera il ristorante stellato Il Palagio, mentre la zona benessere sorge nel cuore del Parco della Gherardesca e oltre ai massaggi i clienti possono usufruire di sauna, vasca idromassaggio all’aperto, zona fitness, lezioni di yoga e allenamenti all’aria aperta con personal trainer nel parco privato più grande di Firenze.
L’apice dell’ospitalità fiorentina si materializza - infine - soggiornando nella stanza più antica del palazzo (la Royal Suite della Gherardesca), dove gli affreschi del 1600 sono contrapposti al pavimento di antiche piastrelle in maiolica di Napoli opera di Ignazio Chiaiese.

Carnet d'adresses
Fiesole, Piazza Mino da Fiesole
Belmond Villa San Michele - Via Doccia 4, Fiesole
Palazzo Medici Riccardi - Via Camillo Cavour 3, Firenze
Convento di San Marco - Via Camillo Cavour, 56 Firenze
Cibrèo - Via A. Del Verrocchio 8 r – Firenze
Castorina 1895 - Via di Santo Spirito 15/R, Firenze
Il Bronzetto - Via Romana 151, Firenze
Palazzo Strozzi - Piazza Strozzi, Firenze
The St. Regis Florence - Piazza Ognissanti 1, Firenze
Il Santino - Via S. Spirito, 60/R, Firenze
Palazzo della Gherardesca - Borgo Pinti 99, Firenze
Il Palagio - Borgo Pinti 99, Firenze
Atto di Vito Mollica - Via del Corso 6, Firenze
Brunelleschi Hotel - Piazza Santa Elisabetta 3, Firenze
Palazzo Portinari Salviati Residenza D'Epoca - Via del Corso 6, Firenze
Four Seasons Hotel Firenze - Borgo Pinti 99, Firenze
Santa Elisabetta - Piazza Santa Elisabetta 3, Firenze
Suore Di Maria Riparatrice - Via Gino Capponi, 56, 50121 Firenze
In copertina: Firenze - scorcio panoramico - f11photo/iStock