Della trentina di produttori coinvolti nel disciplinare spicca il ruolo della famiglia Migliori; titolari dell’omonima aziende che utilizza ancora la ricetta di nonna Maria (classe 1915 che venendo da una casata di frantoiani era abituata a prepararle a mano) con il nipote Augusto a puntualizzare tutt’oggi come l’oliva ripiena “debba raggiungere una valorizzazione tale da spingere a piantare uliveti certificati nell’area DOP piuttosto che edificare”.
Le origini della ricetta a base di olive snocciolate lasciate in salamoia, riempite con carne macinata e parmigiano e poi fritte dopo averle passate in farina uovo e pangrattato, risale all’inizio del diciannovesimo secolo. Di fondamentale importanza è utilizzare la varietà “Ascolana Tenera”, manzo e maiale di prima scelta, formaggio stagionato 30 mesi. Tra le grandi intuizioni di Zè Migliori (figlio di nonna Maria) c’è l’apertura della gastronomia nel centro storico che trasformerà l’oliva ripiena fritta in un gustoso street food servito nel cartoccio da consumare nei giorni di festa; magari contemplando armonia e proporzioni della suggestiva piazza del Popolo. A seguito dell’inarrestabile successo la varietà è adesso prodotta in 62 comuni della provincia di Ascoli Piceno: aristocratica cittadina dove la guida MICHELIN evidenza la sosta al Caffè Meletti: luogo di nascita dell’anisetta tra decorazione liberty care a Trilussa, Hemingway e Sartre. Prodotto nutriente, buonissimo e ascrivibile ai cuochi delle famiglie nobili che nel 1800 trovarono il modo di consumare la carne avanzata. Ultimo e non meno importante, l’oliva ascolana DOP è un racconto di eredità culturali e specialità agricole di una magnifica zona delle Marche dove si passa dai 2476 metri del Monte Vettore alle morbide colline coperte di filari di Rosso Piceno che diradano dolcemente verso l’Adriatico.
“Pomodoro di Pula” – Fradis Minoris, Pula (CA)
Una bella realtà gastronomica che ha a cuore l’approvvigionamento della migliore materia prima e la sua stagionalità (compresa quella del prodotto ittico), la conservazione del territorio e la valorizzazione della tradizione isolana.
“Pane e Pomodoro”: merenda green
Questo piatto è nato dall'idea di trasmettere un'emozione d'infanzia, quando in estate, venivo portato dai miei genitori nell'orto del nonno.

Zuppa valpellinese: bollente e corroborante
Amante dello sci, sono un affezionato frequentatore delle piste di Cervinia, il cui comprensorio vanta una delle viste più ampie e belle dell'arco ...

"Il granchio blu" - ricetta ristorante Venissa, Mazzorbo VE
Il granchio blu, specie aliena e altamente invasiva originaria dell’Atlantico, da qualche mese infiamma il dibattito in ambito economico, ambientale e politico (e perfino satirico).