Ogni zona ha un suo simbolo alimentare e quello dell’agricoltura vesuviana e campana – con tanto di rappresentazione nei presepi partenopei – è il pomodorino del Piennolo. Così chiamato per i “grappoli” interi di colore ardente appesi in luoghi asciutti e ventilati. Processo di conservazione e maturazione che esalterà i toni dolci e vagamente aciduli ripresi dal suolo intriso di ferro, silicio, potassio, fosforo. Caratteristiche di fertilità elogiate da Plinio Il Vecchio e fortunatamente, la tradizione agricola del Parco Nazionale del Vesuvio prosegue tutt’oggi con friarielli, cavolfiori giganti, cipolle della regina e tanta frutta. Un filo conduttore con l’antichità raccontato da varietà di albicocche (boccuccia, baracca, vitillo, pollastrella), uva catalanesca, susina pazza di Somma e dalle ciliegie malizia o durona del monte.
Prelibatezze da (ri)scoprire lungo i vari itinerari nel “Parco” come la rappresentativa Valle dell’Inferno e la strada Matrone. Viatico verso il lunare Gran Cono attraverso fitte pinete ricche di pinoli profumati. Le quali, salendo in quota, lasciano spazio a lecci e poi a ginestre, elicrisi e arbusti di macchia mediterranea tra formazioni di roccia e lava. Dall’apice dei vari sentieri i panorami della Penisola di Sorrento, Golfo di Napoli e Riserva Tirane offrono un colpo d’occhio straordinario.
Come straordinarie e irresistibile sarà la circumvesuviana gourmet con soste in alcuni dei migliori indirizzi MICHELIN come il “Bib” Gerani a Santa Maria la Carità, Josè Restaurant a Tenuta Villa Guerra, Viva Lo Re a Ercolano, La Fratanza a Nocera Superiore e lo stellato President a Pompei. Percorsi di solida cucina regionale d’abbinare alle ottime etichette dai tipici vitigni vesuviani quali coda di volpe, caprettone e piedi palomba. Le uve vulcaniche sono alla base anche del celebre Lachryma Christi disponibile bianco, rosso o rosato.
Nel suo insieme, il recupero della cultura agricola e dei prodotti storicamente coltivati sulle pendici del monte Somma e Vesuvio nero da parte del Parco Nazionale del Vesuvio, è un importante intervento a salvaguardia e protezione di territorio, usanze e identità locali.