Il mio tempo nell’enigmatica, mitologica e barocca Sicilia stava per scadere, l’ora della partenza dall’aeroporto di Catania si avvicinava, non c’era più spazio per testare altri ristoranti. Quale migliore occasione per ritornar in un panificio dov’ero stato anni prima a Noto? Ripetere esperienze passate con l’idea di bissarne le emozioni talvolta genera delusioni, ma non fu così questa volta. Di primo mattino, in una Noto ancora semideserta, mi recai al panificio Maidda per una colazione salata.
A pochi passi dalla cattedrale e da una delle piazze più belle d’Italia, fra terrazze e pietre color miele, Maidda ha confermato di essere una tappa imperdibile.
La degustazione – volendo anche al banco o ai tavolini all’aperto – può incominciare dalle scacce (sottili strati di pasta variamente farciti e ripiegati su se stessi). Quelle alle melanzane sono semplicemente indimenticabili, golosissime. Poi gli sfincioni, soffici e vaporosi, con un sottile strato di guarnizione, giusto un velo, la lumera – la pizza di Noto – e naturalmente il pane.
Grani antichi siciliani sono alla base di tanta bontà, oltre alla competenza di chi lavora nel forno, proprio dietro al negozio. Potevo pensare che tanta magia durasse solo l’espace d’un matin?
Il reparto dolce mi è venuto in soccorso. Ho comprato dei biscotti ai pistacchi e altri alle mandorle con cui ho spalmato il sapore della Sicilia fino a casa mia.
Un sapore indimenticabile e misterioso, esotico e familiare allo stesso tempo, che ha prolungato per giorni lo straordinario incantesimo dell’isola.
Dormire a Noto, la selezione hotel della Guida MICHELIN consiglia:
Camere ampie e silenziose, con travi a vista, pavimenti in pietra e un arredamento minimalista fanno un tutt’uno con l’ambiente circostante ricco di ulivi, mandorli e agrumi. Se vi trovate nella suite che qui chiamano la "Residenza dell’Ulivo" godrete di una piccola piscina privata e tanta privacy.
In copertina: Pane cunzato, Maidda - Noto
