Lo chef Ariel Hagen (fiorentino doc nonostante il nome), giovane e simpatico, fa la spola tra la cucina a vista e i tavoli, dove con trasporto racconta le proposte gastronomiche e la sua passione per la sostenibilità. I piatti sono articolati in diversi menu degustazione, ma possono essere anche singolarmente scelti dall'uno o dall'altro menu secondo le proprie preferenze. Tra i dessert non perdete la rosa di Caterina De' Medici, un dolce non solo riuscito nel riproporre una versione moderna dello zuccotto fiorentino, ma esteticamente meraviglioso nel mescolarsi del latte con l'alkermes. La cantina è in linea con la qualità della cucina: etichette di pregio con una scelta al bicchiere importante e per gli intenditori qualche etichetta degli anni '80 e '90 oramai introvabile. In carta anche gli ottimi vini di Borgo Santo Pietro.