Alla fine, mi sono deciso, questa volta ci vado: con il fatto che sono sempre in giro, e che gli anni passano, farmi muovere da casa nel tempo libero non è semplice, ma questa è l’occasione buona mi sono detto. Un giro a Bologna per visitare la mostra “Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente” - circa 60 opere in un percorso espositivo che ruota intorno ai tre artisti più discussi e amati degli ultimi anni - e visto che in famiglia non trovo estimatori della mia idea contatto un vecchio amico dei tempi dell’università, che nella dotta città ha sempre vissuto e col quale, nel corso degli anni – tanti! - trascorsi da allora ci siamo saltuariamente tenuti in contatto.
“Perfetto ci sto, allora prenoto per domenica prossima a pranzo alla Trattoria di Via Serra, la conosci no, ha anche il Bib Gourmand. Per la mostra non ti preoccupare, prenoto anche i biglietti per quella”.
Ahia, ecco la fregatura: mi tocca mangiare al ristorante anche di domenica, e poi a Bologna non lavoro da una vita, questo nome non mi dice nulla, ma posso non fidarmi dei miei colleghi?
E così la domenica successiva, eccoci all’appuntamento davanti al locale. Caloroso abbraccio, pacche sulle spalle, elenco dei piccoli o meno dolori che affliggono ormai due amici quasi in età da pensione.
Entriamo, calda accoglienza da parte di Flavio, il socio che si occupa di gestire la sala e ci indica il tavolo prenotato dal mio amico. Meno male che l’ha fatto perché gli spazi (comunque non generosissimi) - a poco a poco - si riempiono. E ci credo, vale proprio la pena di sedersi in santa pace qui, appena fuori dal centro storico, a questi tavoli con tovaglia a quadretti, e rifocillarsi con i piatti esageratamente abbondanti e inattaccabili che sforna invece Tommaso, capace di farsi anche fugacemente vedere in sala.
Come dite, va bene ma la mostra? Ne valeva certamente la pena, ma con ancora “la nostra piada con fichi caramellati e squacquerone” in mente.
Bib Gourmand • un eccellente rapporto qualità/prezzo
Dove dormire nelle vicinanze:
Hotel Metropolitan, selezionato dalla Guida MICHELIN
In questo hotel le cose più "vecchie" sono in stile Art Deco, mentre il resto è minimalista e contemporaneo con bagni in marmo un pò snob. Il look è classico, senza tempo, con alcune influenze africane nell'arredamento e negli oggetti. Le stanze non sono enormi, ma le linee semplici e i pochi mobili le fanno sembrare ariose e ampie.
In copertina: © Hotel Metropolitan
