L’affiatata coppia di cuochi provenienti dalla scuola di Niko Romito (tre stelle MICHELIN a Casadonna Reale) e con altre esperienze formative - spesso negli stessi ristoranti - ha avviato l’attività a Teramo nel 2016. E’ qui che con metodo, capacità e passione hanno creato un invitante bistrot contemporaneo incentrato su semplicità (vedere gli arredi o la carta dei vini) ed ingredienti genuini. Durante questa riapertura che segue il lockdown, dovendo cambiare abitudini rispetto alla consueta apertura serale, si sono fatti in quattro per poter garantire il loro solito livello qualitativo anche a pranzo, per cui si propongono con 2 menu degustazione: il loro classico a 6 portate ed uno indicato a chi ha meno tempo, un menu a 3 portate più eventualmente il dolce.
La cucina rimane quella che li contraddistingue sin dall’apertura, con proposte principalmente di terra e piatti come la burrata croccante, il cannellone di cinghiale con cardoncelli, tartufo estivo, crema di patate novelle e l’anatra, arancia, verza e senape in grani, sempre “colorati, generosi e ricchi di gusto”. Aspetto, quest’ultimo, enfatizzato anche dalle note interne degli ispettori MICHELIN che dopo aver elogiato le varie specialità assaggiate nell’accogliente locale in prossimità del Duomo di origine duecentesche, scrivono: «Pur richiamando la tradizione regionale, la cucina del ristorante Spoon è moderna, deliziosa, alleggerita e per di più con un eccellente rapporto qualità/prezzo».
Lo spirito innovativo degli chef di nuova generazione, l’accurata selezione di materie prime regionali di origine non intensiva e la particolare attenzione rivolta al recupero così da minimizzare gli sprechi, sono tra i pilastri fondativi di un’esperienza culinaria capace di esaltare ed attualizzare i classici sapori del territorio rispettando nel contempo l’ambiente ed il lavoro dei produttori locali. Infine, la prossimità con i beni culturali della cittadina abruzzese – antica capitale del Pretutuim inserita nella V regia dall’Imperatore Augusto e nucleo architettonico ricco di testimonianze storiche dal medioevo al Settecento – rappresenta un ulteriore motivo per scoprire l’inventiva culinaria del Bib Gourmand Spoon: insegna che dopo vent’anni di assenza ha riportato Teramo sulle pagine della Guida MICHELIN.
