Nella rinomata località turistica, La Conchiglia di Enzo Frumento è un solido e certificato approdo per gli amanti del pescato fresco e delle cotture tradizionali come per la scoppiettante brace posta direttamente in sala. L’indirizzo di via Aurelia è anche un ottimo esempio di qualità nel tempo in cui appagare tatto, olfatto, palato e vista. Specie quando, come sottolineato dagli ispettori MICHELIN “gli intramontabili classici dai sapori pieni e rotondi” vengono serviti nella terrazza vista mare. Altrettanto intima e piacevole è la sobria e luminosa sala con pareti bianche in cui spiccano due ceste piene di pescato del girono (branzini, seppie, polpo, aragoste e gamberi viola) che verrà poi cucinato alla griglia con olio e scorza di limone oppure seguendo le tipiche ricette del territorio.
Mano leggera, semplicità, estro e sapienza sono i comuni denominatori di ogni piatto dal benvenuto al dolce ed “a testimonianza della fragranza – si legge nella guida rossa - la carta cambia tutti i giorni” in quanto le proposte sono sempre legate alla disponibilità delle materie prime. Se i pescherecci restano in porto causa mareggiate il pesce crudo – servito con zenzero ed erbe aromatiche liguri - uscirà momentaneamente dal menu, mentre gli antipasti possono includere ostriche, frittatine di gianchetti, acciughine marinate e triglie in salsa di zafferano. La soddisfazione aumenta esponenzialmente con i primi piatti: spaghetti all’aragosta - trenette cozze, aglio e basilico - maccheroncini polpo e peperoni - bucatino al nero bianco di seppia. Ed a seguire pesce lama alla cipolla di Tropea, pescato alla Ligure ed ovviamente alla griglia. L’epilogo è affidato al goloso carrello dei dieci dolci e data la qualità complessiva dell’esperienza. Il consiglio è di prenotare un tavolo con largo anticipo!
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In questo piccolo e suggestivo bistrot, Thomas Moi - forte di una solida esperienza alle spalle - ci racconta qualcosa di più su di sé e sulla sua deliziosa cucina.
Il Bib Gourmand del mese: Rimulas, Voghera
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