Ristoranti 1 minuto 06 agosto 2019

La Torre di Massa Lubrense: cucina campana in veste casalinga

Il belvedere su Capri e la fragrante cucina campana in veste casalinga sono due dei tanti piacevoli motivi per scoprire il ristorante La Torre di Massa Lubrense: Bib Gourmand de la guida MICHELIN in uno dei borghi più scenografici della penisola Sorrentina.

Arrivando baciati dal sole e dopo una breve passeggiata tra le tipiche casette di tufo grigio, l’illuminazione avviene nella piazzetta al cospetto della torre aragonese (che dà il nome al locale ndr) dove sarà quasi impossibile non restare ammaliati dalla spettacolare vista del Golfo di Napoli e di Punta Campanella. La terrazza panoramica, unita alla brezza marina ed i profumi del Mediterraneo, è un benvenuto che scalda il cuore e rasserena l’anima mentre accoglienza e ricette sono quelle della migliore ospitalità e tradizione partenopea. Un contesto di grandi suggestioni e poesia a pochi passi dalla famosa Villa Rossi (in cui soggiornò il Re di Napoli Gioacchino Murat ndr) con “tante specialità come i ravioli alla caprese fatti a mano al momento ripieni di ricotta da mucche agerolesi e conditi con pomodorini del Piennolo, l’orata gratinata agli agrumi di Sorrento e la millefoglie scomposta con crema di chantilly”. Piatti preparati con materie prime locali e selezionate che assieme all’ottimo rapporto qualità/prezzo (in questa verace trattoria scegliendo il menu degustazione è difficile spendere più di 35 euro ndr) hanno convinto gli ispettori ad inserire La Torre tra i Bib Gourmand Michelin.
Varietà e freschezza proposte - alcune basate sul pescato giornaliero altre ispirate dalle verdure dell’orto di famiglia - sono una solida garanzia e dopo l’antipasto da sette assaggi (crudi di pesce, quiche di zucchine, fiori di zucca fritti, parmigiana di melanzane, seppie e fagiolini, polipetti affogati su tarallo di Massa ndr) l’offerta prosegue con gustosi primi piatti, pesci fritti, al forno, all’acqua pazza, ed una gustosa selezione di formaggi locali, nonché campani come provolone del monaco dai Monti Lattari, treccia di Massa caciottina canestrata di Sorrento, pecorino Laticauda, caciocavallo podolico e caciotta di capra cilentana. E per concludere su note dolci come l’aria della penisola, la medesima cura nella selezione degli ingredienti è riservata alla preparazione di dolci; anch’essi d’ispirazione napoletana e caprese.


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