Ristoranti 1 minuto 06 agosto 2019

Grotte gourmet: Locanda Don Serafino gli altri indirizzi Michelin

L’Italia vanta scenografie uniche al mondo anche quando è ora di sedersi a tavola ed il ristorante Locanda Don Serafino - due stelle MICHELIN nel prezioso cuore storico di Ragusa Ibla – è un indimenticabile esperienza gourmand all’interno di raffinate sale scavate nella bianca e morbida roccia dell’antica città siciliana Patrimonio Unesco.

Ubicazione straordinaria in cui assaggiare i colti e riflessivi piatti di Vincenzo Candiano come gli spaghetti freschi neri con ricci, ricotta da piccoli caseifici artigianali e seppie appena pescate; prelibato primo piatto che come tutta la carta viene ulteriormente elevato dalla piacevolezza della location negli ex magazzini settecenteschi della vicina Chiesa dei Miracoli. Un indirizzo da “almeno una volta nella vita” per ambiente, significato storico e culturale, complessità ed equilibrio degli accostamenti e qualità assoluta delle materie prime provenienti da mare ed entroterra. Ingredienti di primissima scelta utilizzati da uno chef dedito alla ricerca del meglio della produzione gastronomica isolana. Questo il pensiero degli ispettori MICHELIN che elogiano anche la “romantica camera al piano superiore con giardino e idromassaggio privati”. Il magnifico Relais&Chateaux Locanda Don Serafino a pochi passi dal Duomo, vanta inoltre un aristocratico corpo centrale attraversato da una scala del trecento ed eleganti suite di roccia viva e pietra pece rese impeccabili da confort e decori contemporanei.
Pietra, storia e tradizioni che rivivono attraverso creatività ed interpretazioni personali sono pilastri del ristorante Crostasc; piatto de la guida MICHELIN a Chiavenna in cui il fuoco del camino riscalda sale e crotto dal 1928 per un surplus di convivialità ed accoglienti atmosfere.
Tornando alle regioni del sud, altra piacevole variazione sul tema grotta gourmet e “lungo forno in cui si cuoceva il pane” è l’Osteria del Tempo Perso di Ostuni. Indirizzo risalente al sesto secolo divenuto ristorante nel 1983 con ambienti di grande fascino ed una “cucina pugliese sapida, casareccia” e fedele a cultura e tradizioni del territorio. Raccontato da ricette tipiche e confortanti come le polpettine di pane alla menta, il polpo con cipolle, le orecchiette cime di rapa e mollica, i laganari funghi carboncelli e puntarelle, la braciola di asina e per finire sporcamuso pasta sfoglia e crema.

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