Ristoranti 1 minuto 06 agosto 2019

Castello di Guarene; lusso, sogni e storia

Il Castello di Guarene – meraviglia del barocco Piemontese e storica struttura sull’omonima collina con nove camere e tre suites segnalata dalla guida MICHELIN – è l’espressione tangibile del sogno di un nobiluomo ed un luogo unico al mondo per classe, eleganza e posizione.

Affacciato su campanili, vigneti, borghi e paesaggi del Roero e delle Langhe Patrimonio Unesco con le Alpi all’orizzonte ad impreziosire i già scenografici panorami, il castello nasce nel Medioevo come fortilizio per essere poi convertito in dimora estiva dei conti Roero nel XVIII secolo su progetto di Carlo Giacinto Roero – il signore di Guarene – e dell’architetto di Corte Filippo Juvarra; autore della maestosa facciata. Inserito nella collezione Relais&Chateaux ed aristocratica tappa in cui soggiornare contesa tra lusso, fascino e storia, il Castello di Guarene è un intimo albergo a cinque stelle con “sontuose camere, atmosfere fiabesche e cimeli storici”. Questa la descrizione degli ispettori della guida MICHELIN che definiscono imperdibile il museo al piano nobile con percorso lungo le stanze originali dei conti. L’incursione nei reperti e nelle memorie di un tempo tra pitture, mobili d’epoca e diverse forme di arti decorative si snoda in quindici ambienti disposti sui due lati del salone centrale e rappresenta il cuore della casa museo. La Stanza del Vescovo, la Camera Azzurra con i ricami “bandera” stilizzati in ghirlande e cespi floreali, la Sala da Pranzo, gli elaborati soffitti con lampadari di cristallo, i letti a baldacchino intarsiati, le cassapanche intagliate, le due sale Cinesi con tappezzerie arrivate dall’Oriente ed una Biblioteca colma di esemplari unici, sono tutte preziose testimonianze che aggiungono charme, presenza e carattere alla già onirica destinazione. Dove oltre al “balcone” con vista su Asti, Barolo e Monferrato c’è un magnifico giardino all’italiana riportato allo splendore originale dalla recente ristrutturazione ed un ristorante “magico nelle sale e nei piatti, che rivedono con creatività la tradizione locale” (guidato ora da un bravo e talentuoso nuovo chef ndr).

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