Ristoranti 2 minuti 11 aprile 2023

A Milano per il Salone del Mobile? Ecco 5 ristoranti tra le new entry dell’ultimo anno

5 ristoranti selezionati per voi tra le varie new entry dell’ultimo anno. Ce n’è per tutti i gusti!

Borgia Milano
I tavoli in legno di rovere vengono volutamente lasciati “spogli”, le luci soffuse organizzate con una particolare tecnologia Led, alle pareti imponenti opere d’arte del maestro dell’universalismo Rodolfo Viola sono state stampate su grandi tele fonoassorbenti, mentre il pavimento dipinto a mano riprende i colori e le forme dell’artista. Borgia è un locale dallo stile moderno-minimalista, che piace sicuramente ai giovani, ma non solo.

Ai fornelli, l’estro dello chef Giacomo Lovato si esprime al meglio in piatti e ricette in stile mediterraneo-nazionale con un menu degustazione Psyche e possibilità di organizzare anche percorsi vegetariani, lactose free, gluten free. In alternativa, scelta à la carte in un mix equilibrato tra carne e pesce. Cantina con circa 300 referenze provenienti da oltre 25 Paesi.

Borgia Milano - Lido Vannucchi
Borgia Milano - Lido Vannucchi

Remulass
Varcata la soglia di via Nino Bixio 21 ad attendervi è una cucina che si spoglia di orpelli e formalismi tipici dei concept ristorativi moderni in favore di una filosofia di sostanza, con piatti sinceri e immediati. Si tratta di una linea gastronomica contemporanea, ma che non volta le spalle a ricette della memoria e della tradizione. Tra i suoi piatti iconici, la zuppa imperiale in brodo, con aringa affumicata, midollo e il dashi di gallina. Gallina della quale non viene buttato via niente: una volta arrivata da Morbegno, dove razzola en plein air, diventa prima l’impasto per i mondeghili, poi un ketchup al fondo bruno che li accompagna.

Una cucina circolare e virtuosa, dunque, che assume un forte senso di responsabilità nei confronti non solo dell’ospite, ma anche del pianeta. In un ambiente caratterizzato da colori accesi, la carta da parati che adorna le pareti svela nel soggetto – le rape - il nome del locale: Remulass.

Remulass - Dessert
Remulass - Dessert

Mater Bistrot
Tra acidità vivacizzanti, note affumicate, spunti amari e giochi di consistenze, la cucina di Alex Leone sorprende e conforta allo stesso tempo, grazie alla sua capacità di esprimere al meglio l’essenza dell’ingrediente protagonista e creare effetti inattesi attraverso il sapiente utilizzo di marinature, accostamenti audaci e contrasti di sapore che trovano un loro equilibrio nel gusto.

Il menu si divide in piatti “da mangiare con le manda mangiare con le mani”, pensati per essere gustati e condivisi tra i commensali durante un aperitivo a base di piccole creazioni (come le polpette di mare /nduja o la raffinata ostrica abbinata a guanciale e frutta), e la carta da mangiare “con le posate”, dove le pietanze non prevedono una rigida suddivisione e un ordine prestabilito, ma sono pensate per essere scelte e gustate a piacere.

Un indirizzo senza orpelli e fronzoli, che ricalca l’atmosfera easy chic dei bistrot parigini.

Mater Bistrot - Fabiola Terenzio
Mater Bistrot - Fabiola Terenzio

Altatto Bistrot
Una ex panetteria è stata trasformata in un minuscolo locale dall'atmosfera contemporanea, con intriganti proposte di cucina vegetariana. Due menu degustazione con piatti ordinabili anche alla carta: ricette stuzzicanti, colorate, esteticamente belle, dove l’etica è al primo posto. È una cucina che cerca un impatto ambientale minimo, dalla scelta del produttore fino alla sala e allo staff.

"Vogliamo distanziarci dal percepito tipico della cucina vegetariana, intesa come una cucina privativa – affermano le chef Sara e Cinzia - la nostra è una cucina semplice, in cui si segue la micro-stagionalità e si cerca di alternare consistenze e gusti come se fosse un bistrot onnivoro, ma senza carne né pesce"

Altatto Bistrot - Spinelli
Altatto Bistrot - Spinelli

Dry Aged
Il locale è un efficace contrasto tra tradizione e contemporaneità.
La filosofia di cucina si concretizza nella ricerca della concentrazione del gusto, nella sperimentazione delle frollature, a partire dalla carne, come attestano le imponenti costate che si trovano all’ingresso, ma anche un profondo studio sul pesce, sui vegetali grazie alle più moderne tecniche di cucina, mixate con la sapienza antica e nordica, dove l'intensità del gusto viene portata ai massimi livelli. Tutte le materie prime vengono selezionate dallo chef principalmente da piccoli produttori locali.

Tra i signature del Dry Aged spiccano sicuramente i Mondeghili della tradizione, spinacino sauté, salsa senape e zafferano, lo Spaghetto Verrigni ai 3 pomodori mantecato con olio EVO e basilico, l'Entraña di Fassona alle braci. Non mancano poi le tartare di manzo, diverse a seconda della stagionalità e che si possono trovare sia al naturale che marinate o affumicate.

Dry Aged - Manuela Vanni
Dry Aged - Manuela Vanni

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In copertina - Borgia Milano



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