Nato come stazione di posta e divenuto accogliente punto di riferimento del mangiar bene grazie ad un’accurata selezione delle materie prime, “la cui freschezza è la carta vincente del locale e che ancora ricorda nel nome il suo fondatore”. Rispetto alla fine della Grande Guerra, però, moltissimo è cambiato; e non solo nella destinazione d’uso di un locale abile nell’adattarsi, spinto dal ricambio generazionale al ritmo di sacrificio, competenza e passione, all’avvicendamento di epoche e abitudini. Un processo evolutivo in crescendo – dal boom economico ai millenials – che raggiunge l’attuale apice con la celebrazione dei primi cento anni. Un traguardo dall’elevato valore simbolico a cementare la fama di accoglienza e solida cucina regionale a base di ricercati prodotti tipici, completata “da accattivanti presentazioni”. Aspetto sottolineato dagli ispettori MICHELIN assieme alla bontà del pesce del giorno alla moda del Giappun.
Altra specialità del ristorante di Vallecroisa – località il cui simbolo sono cinque torri costruite per avvistare le navi saracene con il Torrione come unica memoria - sono i crostacei al vapore con purea di fagioli bianchi di pigna e tra i primi piatti tagliolini ai frutti di mare e ravioli di borraggine al profumo di erbe liguri. Delicati sequel ad antipasti come il gran crudo del Mar Ligure ed il carpaccio di gamberoni di Sanremo. Non mancano incursioni nell’entroterra - e oltre confine - con cinque diverse proposte di carne, come il piccione alla Bresse accompagnato da marmellata di cipolle. La selezione di formaggi, dolci e vini riflette la cura dei dettagli e la filosofia complessiva di un indirizzo elegante e confortevole che racconta tutte le virtù di una gestione familiare affidabile e concreta.
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