Nel corso dei decenni gli hotel Six Senses sono diventati un impero del wellness, in cui ogni dettaglio – dal feng shui al design biofilico e all’uso di ingredienti biologici nei ristoranti – contribuisce alla ricerca del benessere. Finora questa missione era svolta in contesti naturali, davanti ad ampi paesaggi marini o in ambientazioni bucoliche.
Nel 2023, invece, la nascita del Six Senses a Roma, recentemente premiato con Una Chiave MICHELIN per la sua eccezionale qualità, segna la prima declinazione urbana del concetto del brand. E la sua incarnazione migliore è senza alcun dubbio la spa.
Lo spazio
Sotto decorazioni che ricordano le frecce di Cupido, gli ospiti attraversano tepidarium, calidarium, laconicum, fontana di ghiaccio e viceversa, passando dal tepore al caldo, dal freddo al ghiaccio e poi di nuovo al caldo, seguendo il rituale degli antichi romani.Com'è
Gli antichi romani hanno creato questo percorso di benessere, ma il Six Senses lo ha perfezionato. L’estetica è così essenziale da sembrare quasi futuristica. In uno spazio atemporale, questo è un bozzolo rassicurante, sospeso nel tempo, estremamente rigenerante, un luogo che prende il meglio di due epoche e lo trasforma in un pomeriggio speciale.
La musica new age e il suono dell'acqua che gocciola rimbalzano sui pavimenti in pietra, mentre si passa dalla sauna, all’hammam e alle tre temperature dei bagni a proprio piacimento, salendo i pochi gradini e affondando nell'acqua perfettamente limpida e leggermente fumante. In teoria il percorso è lo stesso di migliaia di anni fa. In pratica è molto più lussuoso di quanto fosse ai tempi di Augusto. In uno spazio raccolto e non affollato, i pochi altri bagnanti non sono i cives dell’Urbe, ma ospiti in costume da bagno, morbidi accappatoi e pantofole.
La prenotazione dà diritto a un'ora di permanenza, anche se potrebbero bastare dieci o quindici minuti per completare il circuito, a seconda di quanto riuscite a sopportare lo shock termico. In una stanza adiacente sono disponibili delle sdraio per riposare e reidratarsi. Prendetevi il vostro tempo per ripercorrere il circuito e godere del momento di relax.
Da provare: lo screening del benessere
Dubitiamo che lo si trovi in qualsiasi altro hotel del mondo, ma qui fa parte della routine. Con un supplemento di 110 € potete richiedere uno dei trattamenti tipici del Six Senses: uno screening high tech del benessere.
Un istruttore vi porta in una saletta e vi fa salire a piedi nudi su una sorta di bilancia. Con le mani appoggiate su una piastra metallica, per una decina di minuti vi fa eseguire una serie di test di respirazione e di movimento, mentre i dispositivi biometrici raccolgono dati dal vostro corpo.
Alla fine vi vengono mostrati i risultati su uno schermo (decine di biomarcatori classificati da zero a cento) e vi vengono consigliati i trattamenti termali adeguati alle vostre esigenze personali. Abbinatelo ai bagni romani per un pomeriggio esaltante di salute e antiaging.
L’hotel
Nel cuore di Roma, il Six Senses ha sede in via del Corso, in un palazzo del XVIII secolo meticolosamente restaurato. Nella hall, piante alte e rigogliose contrastano con le sontuose superfici di marmo e travertino e le fioriere in terracotta danno un tocco di colore alle colonne bianche. Gli spazi comuni sono illuminati da un fascio di luce naturale.La scala di marmo originale, i pilastri, gli archi e il cocciopesto alle pareti mettono quasi soggezione. L'atrio ha una vetrata che dà sul piano interrato, in cui si trova un fonte battesimale del IV secolo perfettamente conservato.
Il tocco contemporaneo è dato dal design, curato dalla spagnola Patricia Urquiola, con uno stile neutro e misurato che invoglia al relax. Le camere sono un rifugio perfetto e avvolgente dall’animazione esterna.
Chi viene qui
Gli ospiti che cercano il benessere e un'elegante oasi di pace nel caos cittadino. La spa è aperta a tutti.Cliccate qui per scoprire tutte le Chiavi MICHELIN in Italia.
Foto di copertina: Six Senses Rome