Arrivando da Roma l’itinerario ideale per una full-immersion delle testimonianze storiche ed archeologiche ciociare tra borghi medioevali, piatti tipici e percorsi naturistici ha il suo incipit ad Anagni; sacra cittadina d’arte su di una collina tufacea a dominare la Valle del Sacco poco distante dal tempio gourmand che ha elevato in modo esponenziale lo status culinario del territorio. Alle Colline Ciociare infatti - stella MICHELIN a Monte Acuto - Salvatore Tassa “cuoco poeta dalla fantasia infinita” coniuga tradizione e audacia attraverso memorabili piatti come il raviolo ripieno di mandorla in brodo crioestratto di liquirizia ed erbe aromatiche.
Terminato il pasto riprendete la SP26 verso la rinomata località termale di Fiuggi e dopo una foto all’ingresso della Fonte Bonifacio VIII, il check-in d’autore è presso il Grand Hotel Palazzo della Fonte. Lussuosa risorsa liberty con parco, piscina, “stucchi e decorazioni” in cui godersi soggiorni di benessere, bellezza e riposo. Dopo il sonno dei giusti nelle lussuose camere dell’altolocato albergo, il tour riprende lungo la SR155 con deviazione verso Guarcino, Trevi nel Lazio protetto da Castello Caetano e nelle remote atmosfere di Collepardo avvolto da foreste di querce e faggi. Da qui, la quiete dei suggestivi Altipiani di Arcinazzo è a poche curve mentre in direzione Frosinone i borghi di Alatri (costruito a 502 s.l.d.m al cospetto dei Monti Ernici), Veroli e Fumone offrono charme medioevale e monumenti di rilievo come la Collegiata di santa Maria Assunta. I paesaggi diventano ancora più arcaici a Campoli e San Donato Val di Comino; silenziosi paesini avvolti dalle montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Lungo la via verso le alture appenniniche, l’esperienza ricca di fascino e memorie e degno epilogo del tour, è soggiornare presso Il Cavalier D’Arpino. Albergo ricavato all’interno di un’antica fabbrica di lana ad appena cinque chilometri da Carnello sede del Bib Gourmand Mingone: “Da oltre un secolo – scrivono gli ispettori de la guida rossa - intramontabile rappresentante della cucina locale in cui la cantina sottostante nasconde piccole rarità”.
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